Caro energia: 250 panifici a rischio tra Prato e Pistoia

Lancia l'allarme Cna Toscana: "Il costo delle materie prime lievita. Costo farina grano tenero +38%, grano duro +100%, +30% packaging"

Produzione di pane

Produzione di pane

Prato e Pistoia, 25 marzo 2022 - «Tra Prato e Pistoia si contano circa 250 panifici, tra produzione e rivendita, e tutti viviamo lo stesso forte disagio legato a questi incrementi continui dei costi di materie prime, energia e carburante che non sembrano voler invertire la rotta e si ripercuotono pesantemente sui beni di prima necessità come pane e prodotti della panificazione, con effetti a cascata sui consumatori finali. Parliamoci chiaro, se la situazione non cambierà e non arriveranno aiuti per contenere il fenomeno, molti rischiano di dover rallentare l'attività o addirittura di chiudere».

È l'allarme lanciato dalla presidente di categoria dolciari e panificatori di Cna Toscana Centro, Alessia Fanti. L'associazione di categoria sottolinea soprattutto «il continuo lievitare di ogni genere di materia prima, a partire dalla farina, fino a +38% per quelle di grano tenero e a +100% per quelle di grano duro, al grano, dai trasporti al packaging +30%, cioè buste e sacchetti necessari al confezionamento che contribuiscono anch'essi al salasso finale e siamo spesso costretti a discutere con i fornitori per contenere questo pericoloso trend. Per non parlare dei costi dell'energia aumentati del 300%. Non solo. Le prospettive per i prossimi mesi sono tutt'altro che rosee, e pur volendo tirare la cinghia per non applicare rincari, restiamo davvero preoccupati per un futuro che ci appare fosco, in cui molto dipenderà da eventuali ulteriori aumenti, che non potremmo reggere, e dall'andamento del nostro lavoro».