Caro energia: il rischio chiusure è concreto

Tavolo in Comune con le categorie economiche. La Camera di commercio: "L’Europa deve mettere un tetto alle tariffe o sarà la fine"

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C’erano tutti a Montemurlo al tavolo sul caro energia convocato per cercare di dare risposte concrete a imprese e famiglie. Non c’è tempo da perdere e il Comune di Montemurlo ha chiamato a raccolta i rappresentanti di tutte le categorie economiche e la Camera di Commercio con la presidente Dalila Mazzi. Al tavolo erano presenti Daniele Chersi di Confindustria Toscana Nord, Marco Antraciti di Confcommercio, Ludovica Rosati di Confesercenti, Sandro Orlandini di Cia, Claudio Bettazzi presidente di Cna Toscana Centro e Davide Majone di Confartigianato Imprese. Il presupposto non è incoraggiante: senza gli incentivi statali il rischio è di ritrovarsi già in autunno con imprese in crisi. Un problema che riteniamo dover affrontare tutti insieme, istituzioni locali, Camera commercio, categorie economiche - spiega il sindaco Simone Calamai -. Vogliamo capire quello che può essere utile in questo momento per aiutare i nostri imprenditori, ma anche le famiglie che subiscono i costi dei rincari energetici". Tra i temi affrontati c’è quello del contenimento delle tariffe energetiche, come spiega Dalila Mazzi: "Gli incentivi governativi, che speriamo possano essere prorogati anche per il terzo trimestre, da soli non possono rappresentare la soluzione del problema. A livello territoriale con l’amministrazione comunale stiamo cercando soluzioni per dare risposte alle aziende. Il governo deve fare pressione sull’Europa per stabilire un prezzo massimo dell’energia elettrica altrimenti non riusciamo ad andare avanti. La materia prima è schizzata a costi troppo elevati e le aziende non riescono più ad essere competitive. Pertanto, riteniamo l’individuazione di un tetto massimo per il costo dell’energia, un aspetto imprescindibile".

Il tavolo di lavoro sul caro energia sarà riconvocato a breve a Montemurlo e proporrà soluzioni concrete e condivise che possano essere, almeno in parte, la risposta a questo difficile momento. "Come amministrazione comunale abbiamo ritenuto doveroso fare rete e impegnarci per trovare soluzioni concrete e strutturali a livello locale. Vogliamo scongiurare possibili crisi aziendali o peggio chiusure - continua Calamai -. Dobbiamo pretendere un tetto per i costi energetici e sperare in maggiore stabilità a livello internazionale per evitare l’oscillazione continua dei costi". I costi energetici per le imprese del distretto hanno iniziato a crescere già da ottobre 2021 sfiorando il 100% dei rincari.