"Calici di stelle, rincari dovuti all’aumento dei costi"

Il presidente Attucci: "La maggior spesa è più contenuta rispetto a quanto riportato da chi protesta"

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"L’aumento dei costi fissi ci ha costretto ad aumentare il prezzo di ingresso, in una manifestazione dove il rischio di impresa è tutto a carico dell’associazione": Carlo Attucci, presidente della Pro loco di Carmignano risponde al lettore che ieri su La Nazione lamentava la spesa eccessiva di 21 euro a Calici di Stelle per 2 degustazioni di vino, ricordando che nel 2019, ultima edizione prima del covid, si entrava con 2 euro. "Fino al 2019 – spiega Attucci – si pagavano due euro e quest’anno cinque, ma erano compresi due ‘grappoli’ (euro) omaggio da spendere nello stand Pro Loco che proponeva degustazioni a partire da due euro come del 2019. Quindi l’aumento reale è stato solo di un euro a persona. Per bere serve calice e tracolla: è sempre stato così. Chi non voleva quello serigrafato della manifestazione (costo 4 euro, un’euro in più rispetto al 2019 ma con 7 euro se ne prendevano due) poteva comunque portarselo da casa. Non vogliamo nascondere l’aumento che c’è stato, ma per una coppia che fa due degustazioni da due euro ed acquista due calici sono tre euro in più, non nove. La Pro loco si dice dispiaciuta dell’insoddisfazione del lettore, ma dice di aver sempre fatto tesoro delle lamentele.

"Quanto ai prezzi della gastronomia e dei vini negli stand dei produttori – conclude Attucci - non li fissa la Pro Loco, ma sono definiti da ristoratori e fattorie: per un antipasto, primo o secondo si spendevano 6,7, 8 o 9 euro, ma c’era anche un trancio di pizza a due euro e dolci allo stesso prezzo".