Usa fucile non regolare e reti per catturare volatili protetti: denunciato cacciatore

Operazione antibracconaggio della polizia provinciale di Prato

Un'operazione della polizia provinciale (foto di repertorio)

Un'operazione della polizia provinciale (foto di repertorio)

Prato, 10 dicembre 2018 -  E' stato denunciato un cacciatore che ha utilizzato un fucile non consentito e sono stati sequestrati uccelli protetti, reti per cattura di volatili e numerose munizioni. Continuano, su tutto il nostro territorio provinciale, i controlli da parte del Corpo di Polizia provinciale di Prato sia per il corretto svolgimento dell'attività venatoria, sia per la lotta contro il bracconaggio.

Proprio nell'ottica dell'attività di caccia illegale, nei giorni scorsi è stata effettuata una importante operazione antibracconaggio che ha portato alla denuncia di un cacciatore che stava utilizzando un fucile di un calibro non consentito, opportunamente modificato in modo che lo sparo facesse poco rumore e quindi che la persona fosse difficilmente individuabile. Il cacciatore è stato sorpreso, in flagranza di reato, dagli agenti della polizia provinciale che stavano svolgendo controlli nei boschi di San Martino in Campo, nel Comune di Carmignano.

Di seguito il personale ha provveduto al sequestro dell'arma e delle munizioni utilizzate e alla denuncia alla Procura della Repubblica di Prato in violazione dell'art.13 della L. 157 sulla caccia. I successivi accertamenti disposti su Delega della Procura della Repubblica di Prato e svolti in collaborazione con la Polizia provinciale di Pistoia, hanno permesso di rinvenire, sempre a carico del cacciatore, (residente nel Comune di Lamporecchio Pistoia) il seguente materiale illegale: 20 uccelli morti (fringuelli), appartenenti a specie vietata e 2 reti verticali (roccoli), di circa metri 10 di lunghezza, per metri 2 di altezza ciascuna, mezzo di cattura vietato, in riferimento alla L. 157/92 sulla caccia; 1 fucile da caccia, da 1,5 chili di polvere da sparo e circa 3500 munizioni (sia a palla unica che a pallini) illegalmente detenuti, in violazione del Codice Penale, delle leggi sulle armi e del TULPS. Tutto il materiale elencato è stato posto sotto sequestro penale con conseguente comunicazione di notizia di reato alle competenti Procure della Repubblica di Prato e Pistoia. Questo nuovo intervento, oltre a confermare il costante impegno del Corpo di Polizia Provinciale nella tutela e salvaguardia della fauna selvatica, evidenzia anche l’importanza della collaborazione tra Corpi di province confinanti. Si ricorda la propria disponibilità a fornire informazioni e ricevere richieste e/o segnalazioni attraverso il numero di telefono 337-317977 o il sito internet della provincia di Prato.