Era di Vernio il cacciatore affogato a Scansano: il suo cane ha vegliato il lago per ore

Mauro Lilli, 70 anni, ex imprenditore edile di Vernio, si trovava in Maremma. Ma da lì non ha fatto più ritorno a casa. L’animale ha fatto ritrovare il cadavere

I sommozzatori dei vigili del fuoco (foto di repertorio)

I sommozzatori dei vigili del fuoco (foto di repertorio)

Ha vegliato il suo padrone per ore. Il cane è rimasto sulle sponde del laghetto a fissare l’acqua. Quell’acqua che ha inghiottito a tradimento Mauro Lilli, 70 anni, ex imprenditore edile di Vernio, durante una battuta di caccia in Maremma.

Lilli è stato trovato morto all’una di notte di ieri dopo molte ricerche. Non si avevano più notizie del cacciatore valbisentino dal pomeriggio precedente quando la moglie, che era in Maremma con lui, ha dato l’allarme non vedendolo più tornare a casa. Il corpo del pensionato è stato recuperato dai sommozzatori dei vigili del fuoco arrivati da Firenze nel laghetto agli Scopaioli, in provincia di Grosseto.

Lilli era arrivato, insieme alla moglie, a Scansano – dove aveva una proprietà – da pochi giorni, per la raccolta delle olive. Mercoledì pomeriggio ha deciso di fare una veloce battuta di caccia con il fidatissimo cane, un Drahthaar, razza tedesca usata soprattutto per la caccia al fagiano e alle beccacce. Da quel momento la moglie non ha più avuto sue notizie. E’ stato un gruppo di cacciatori a notare il cane, fermo sulla riva, che guardava verso l’acqua immobile e stagnante del laghetto artificiale che si trova vicino alla proprietà del pensionato. I cacciatori hanno anche trovato la cartucciera e il fucile appoggiati a un albero. E’ stato l’atteggiamento del cane a mettere sulla giusta strada i soccorritori. E’ probabile che Lilli abbia sparato a un fagiano che è poi finito in acqua. Il pensionato potrebbe aver provato a recuperare il fagiano entrando nel lago: non si esclude che l’acqua limacciosa lo abbia intrappolato portandolo a fondo e facendolo affogare. Sono stati i sommozzatori, arrivati da Firenze con una speciale attrezzatura per scandagliare le acque limacciose, a trovare il cadavere a due e mezzo metri di profondità e a una ventina dalla riva. Nella zona, insieme ai soccorritori, ai carabinieri e ai vigili del fuoco, si è unita la moglie. Il cane è rimasto immobile sulle sponde del lago fissando le operazioni di soccorso, in attesa che il suo padrone tornasse. La salma, a disposizione della magistratura, è stata portata all’obitorio di Grosseto dove sarà effettuata l’autopsia.

"Era un grande amico e una persona molto viva a Mercatale – lo ha ricordato Marco Ciani – Aveva una grande passione per la caccia che mi accomuna a lui. Era un cacciatore gentiluomo, ligio alle regole, grande cinofilo e amante della natura tanto è che si era ritagliato questo buen retiro in Maremma dove faceva l’orto". Ciani spiega come appartenesse a una famiglia di impresari edili, lavoro che lo aveva portato a essere molto conosciuto a Mercatale di Vernio. "Lo chiamavano ’Ciapino’ per riconoscerlo dal padre – aggiunge Ciani – Lascia un grande vuoto a Mercatale. Ci siamo tutti meravigliati che fosse da solo a caccia, di solito andava sempre in compagnia. Ho avuto molte attestazioni di stima nei suoi confronti da quando si è sparsa la voce della sua morte. Da parte di tutti esprimo vicinanza alla moglie e alla figlia".