BuzziLab, lente sulla ripartizione dei soldi

La procura approfondirà le delibere d'istituto per la distribuzione dei proventi. Ma non ci sono indagati

Il sostituto procuratore Lorenzo Boscagli

Il sostituto procuratore Lorenzo Boscagli

Prato, 17 settembre 2019 - La procura porta avanti gli approfondimenti sull’attività del laboratorio del Buzzi. Dopo aver aperto un fascicolo per accertare eventuali reati penali, il procuratore Giuseppe Nicolosi ha affidato il caso ai sostituti Lorenzo Gestri e Lorenzo Boscagli che ora valuteranno le carte per capire come e se procedere.

Il pm Lorenzo Gestri
Il pm Lorenzo Gestri

In particolare la procura è partita da una relazione della guardia di finanza che descrive l’attività del laboratorio e adesso si concentrerà sulla ripartizione dei compensi a chi lavorava all’interno, a partire dal direttore Giuseppe Bartolini. Proprio l’ammontare del suo stipendio, superiore ai 240mila euro di legge, ha fatto scattare l’indagine della Corte dei conti sul BuzziLab.

Sembra che i criteri di suddivisione degli introiti del laboratorio, consistenti, fossero stati fissati con due delibere del consiglio di istituto, documenti che ora i magistrati studieranno nei dettagli. Quello che la procura vuole capire è se questo metodo di ripartizione dei proventi fosse corretto oppure no, quindi se è configurabile un eventuale reato. Ancora l’indagine è nella fase preliminare e non ci sono indagati.