Buricchi, il tabaccaio "santo"

Il vescovo ha intenzione di aprire la causa di beatificazione

Una storia straordinaria e una ricca eredità. Così il vescovo Giovanni Nerbini descrive la vita e la figura di Renzo Buricchi, conosciuto come il "Tabaccaio di Prato", uomo di umili origini divenuto "strumento per un’opera più grande di lui". Questa parole sono contenute nella prefazione che monsignor Nerbini ha scritto nell’ultimo libro dedicato a Buricchi, scritto da Marcello Pierucci, principale testimone delle vicende e del pensiero del barista di piazza del Comune e di come quell’uomo, definito un "contadino semianalfabeta", non soltanto lo abbia riportato alla fede e all’amore per la Chiesa, ma abbia dato vita a una rete di uomini e donne che portano avanti il suo messaggio cristiano. La scrittura del libro, intitolato "La Capanna dei Piccoli Cerchi" - i "punti luce", sparsi in Italia e nel mondo, nessuno ha contezza di quanti siano e continuano nella incessante attività di preghiera tipica del carisma di Buricchi – è dovuta alla volontà della Diocesi di Prato di aprire la causa di beatificazione del Tabaccaio. Monsignor Giovanni Nerbini ha l’intenzione di iniziare l’inchiesta diocesana, la prima fase del processo che serve per arrivare, in caso di accoglimento da parte della Congregazione per le cause dei Santi, alla beatificazione.