Botte per i soldi: la vittima si ribella: "Mi picchia, non ce la faccio più"

Italiano si presenta dai carabinieri col volto ricoperto dai lividi

La vittima ha chiesto aiuto ai carabinieri

La vittima ha chiesto aiuto ai carabinieri

Prato, 14 aprile 2018 -  Due anni di inferno, vissuti con la paura di essere pestato a sangue. Alla fine la vittima non ha retto più e si è presentato al comando dei carabinieri di via Picasso completamente ricoperto di lividi in volto. «Pretende i soldi da me e se non glieli consegno mi riempie di botte. Aiutatemi, non ce la faccio più». E’ questo il disperato appello che l’uomo ha rivolto ai carabinieri, stanco di subire vessazioni. Ha raccontato ai carabinieri di subire da almeno due anni le minacce di un albanese, 31 anni, con una fedina penale piena di precedenti, che con intimidazioni e violenze estorceva denaro all’italiano.

La conoscenza  fra i due risale a qualche anno fa quando la vittima si riforniva di droga dall’albanese. L’italiano è un tossicodipendente e come tale fragile e facilmente suggestionabile. Un carattere debole di cui l’albanese si è approfittato in questi anni per spillargli soldi. Oltre a quelli che l’italiano gli doveva per la droga, l’aguzzino pretendeva qualche foglio da cento euro in più. In sostanza applicava tassi di interesse su ogni dose che l’italiano pagava in ritardo. Era diventato una sorta di appuntamento fisso al quale, se l’italiano sgarrava, seguiva una scarica di botte non indifferente. Pestaggi che riducevano la vittima una maschera di sangue e lividi tanto che in più occasioni è stato costretto a recarsi al pronto soccorso dove raccontava ai medici di essere caduto per giustificare le ferite. Così martedì la vittima non ha retto e di fronte all’ulteriore richiesta di soldi si è recato alla caserma di via Picasso. Ne è seguita un’indagine lampo finita con l’arresto dell’albanese. La vittima ha detto ai militari di aver un appuntamento mercoledì con il suo aguzzino nel parcheggio di via Roubaix.

Lo spacciatore pretendeva 250 euro, parte per la droga, parte per gli interessi folli che applicava sulla cifra pattuita per lo stupefacente. I carabinieri hanno tenuto d’occhio il pusher fino al giorno e all’ora stabilita per lo scambio dei soldi. Le banconote erano state precedentemente segnate dai carabinieri. Mentre avveniva il passaggio del denaro nel parcheggio, i militari sono intervenuti bloccando l’albanese e recuperando i soldi segnati. L’uomo è stato arrestato con l’accusa di estorsione mentre il pm Valentina Cosci ha chiesto al gip la convalida dell’arresto che si terrà nei prossimi giorni. Al momento l’estorsore è rinchiuso alla Dogaia.