Boom del Lanificio dell’Olivo. Il fatturato vola a 20 milioni di euro

Dopo il passaggio alla gestione manageriale con il direttore Campana

Fabio Campana è il  direttore generale del Lanificio dell’Olivo e sta traghettando l’azienda verso la nuova realtà produttiva ed industriale

Fabio Campana è il direttore generale del Lanificio dell’Olivo e sta traghettando l’azienda verso la nuova realtà produttiva ed industriale

Prato, 5 novembre 2018 - Un fatturato di 20 milioni di euro alla chiusura dell’anno fiscale al 31 agosto scorso e nuove espansioni: ecco la carta d’identità del Lanificio dell’Olivo a un anno dal passaggio dalla gestione familiare dei fondatori Taddeucci Sassolini alla nuova organizzazione manageriale in azione dal gennaio 2018. Un anno di risultati importanti per la storica azienda di filati fantasia di Campi Bisenzio.

«I risultati che stiamo raccogliendo sono significativi e addirittura superiori agli obbiettivi prefissati - commenta Fabio Campana, nominato di recente direttore generale del Lanificio - Si tratta di un 15% in più rispetto all’esercizio precedente, un incremento molto diffuso sui principali mercati europei incluso quello italiano, negli Stati Uniti ed in Estremo oriente, su una base allargata e molto qualificata di clienti».

Alla base di questo crescita in positivo si trova la filosofia che anima la direzione: il lavoro di squadra. Un metodo plasmato all’insegna di un bilanciamento tra continuità e innovazione, che mette insieme l’esperienza di Pierluigi Biagini, direttore Operations, con l’innesto di alcune nuove professionalità in un team giovane e ricco di talenti nei settori chiave dell’azienda, dall’ufficio stile a quello commerciale, a quello amministrativo con Gianluca Bazzi come direttore finance.

Il coinvolgimento e coordinamento con gli amministratori delegati Vittoria Varianini e Giancarlo Carlesi insieme a Piero Busnardo ad di «Gradiente srl», hanno contribuito a promuovere il brand Lanificio dell’Olivo ai clienti in tutto il mondo con entusiasmo. Intanto, il Lanificio dell’Olivo differenzia la sua attività e lo si trova come sponsor di “Soft? Tactile Dialogue” al Momu di Anversa, una mostra dialogo tra generazioni di artisti tessili a cura di Wiesi Weil, visibile fino al 24 febbraio.

Il Lanificio dell’Olivo dal 1947 produce filati fantasia in fibre naturali o di alta tecnologia. La filosofia della storica azienda pratese ha sempre ricercato valori di alta qualità con una continua ricerca nella produzione di filati innovativi. Nel 2015 Lanificio dell’Olivo completando il passaggio generazionale già iniziato, si rafforza con l’ingresso di un nuovo socio, Gradiente Sgr. Il fondo equity ha deciso di investire nell’azienda valutando molto interessanti il progetto e le performance che la caratterizzano. Quella di giugno scorso a Pitti filati è stata la prima collezione di svolta dopo l’ingresso in azienda del direttore commerciale Campana, che è stato top manager in aziende americane differenti dal tessile.  Una collezione nata dalla condivisione e dal coinvolgimento di tutti gli elementi dei comparti tecnico, commerciale e stilistico.

Sara Bessi