Ai dipendenti 600 euro in più: "Contributo per pagare le bollette"

L'iniziativa della Beste, azienda tessile di Prato. Saranno erogati in tre mensilità con l’obiettivo di aiutare le famiglie a combattere il carovita

Matteo e Giovanni Santi (foto Attalmi)

Matteo e Giovanni Santi (foto Attalmi)

Prato, 4 ottobre 2022 - Un buono spesa da 200 euro a volta, per tre volte, il 10 di ogni mese in concomitanza con il pagamento dello stipendio a partire da ottobre fino a dicembre 2022. Un sostegno che i titolari della Beste, Giovanni e Matteo Santi, hanno deciso di dare ai 234 dipendenti, distribuiti fra le due sedi aziendali, quella a Usella e l’hub Beste di via Bologna. Una scelta di solidarietà "dettata dall’impatto che il caro energia avrà su tutti. L’iniziativa è nata esclusivamente sulla base dell’opportunità di dare un aiuto concreto a chi lavora assieme a noi in un periodo in cui anche le famiglie si debbono confrontare con le conseguenze dell’aumento delle bollette – spiegano – Siamo un’azienda energivora e gasivora, per cui sappiamo bene quali saranno gli incrementi dei costi energetici".

Una presa di coscienza importante da parte dei fratelli Santi: "Le aziende hanno tanti problemi da risolvere, ma hanno comunque strutture tali da riuscire ad assorbire e gestire i rincari, sebbene impattino in maniera importante. Ci siamo detti che era il momento per dare una mano concreta ai nostri dipendenti, al di là dei premi e incentivi dati ogni anno, e che era necessario uno sforzo ancora più significativo. E abbiamo individuato questa formula". Il bonus da 200 euro per un totale di 600 in tre mesi sarà corrisposto sotto forma di carta prepagata, soldi spendibili per fare la spesa in catene di supermercati. "E’ un contributo che diamo ai nostri dipendenti e alle loro famiglie in un periodo che si annuncia duro anche per i bilanci domestici", dicono ancora i fratelli Santi. Ma la solidarietà è in grado di alimentare un circolo virtuoso e di buone pratiche. Così, Beste ha lasciato la possibilità ai dipendenti di poter essere a loro volta protagonisti nell’aiutare altre persone in maggiore difficoltà.

"Ognuno può decidere liberamente e in forma completamente anonima di rinunciare al valore del bonus nella sua totalità o solo in parte, mettendolo a disposizione della direzione – spiega Matteo Santi – La somma che sarà raccolta, insieme ad una cifra che sarà messa direttamente dalla azienda, sarà devoluta alle famiglie particolarmente bisognose e alla mensa dei poveri Giorgio La Pira, che quotidianamente assicura pasti caldi a famiglie con problemi economici e con disagi oltre che a tante persone senza fissa dimora. Anche noi vogliamo rispondere all’appello lanciato nei giorni scorsi da Elena Pieralli, responsabile della mensa La Pira".