Clandestini e lavoratori a nero, ancora loculi-dormitorio: blitz in aziende cinesi

Il maxicontrollo alle Fontanelle. Sanzioni per 40mila euro, sette clandestini portati al Centro di permanenza per il rimpatrio di Roma

Un momento del controllo

Un momento del controllo

Prato, 14 giugno 2019 - Il blitz in alcune aziende cinesi alle Fontanelle è scattato mercoledì sera intorno alle 22,30. SUl campo la “squadra interforze”, con Questura, Polizia Municipale, Ispettorato territoriale del lavoro.

Nel mirino alcune attività produttive gestite da cinesi in uno stabile delle Fontanelle, dove diverse segnalazioni di cittadini segnalavano una continua e molesta attività lavorativa, anche notturna.

Nelle quattro confezioni controllate, ospitate all’interno dell’area, venivano complessivamente identificati 58 cittadini stranieri, quasi tutti cinesi ad eccezione di quattro senegalesi e un afghano, dei quali 14 risultavano essere irregolari.

Precarie le condizioni igienico-sanitarie e di sicurezza. In particolare gli Agenti hanno trovato una porta occultata da un mobile a scaffale, dalla quale si accedeva direttamente a un appartamento confinante, con annessa soffitta, dove erano stati allestiti i loculi-dormitorio: numerosi i posti letto abusivi.

Non solo clandestini: la verifica amministrativa delle ditte ha fatto emergere anche l’assenza, per molti degli operai impiegati, di un regolare contratto di lavoro. Alla fine le sanzioni ammontano a circa 40mila euro.

Sequestrati 37 macchinari professionali, utilizzati anche in orari notturni, con la relativa sospensione dell’attività produttiva e il conseguente sequestro preventivo dell’intera unità immobiliare adibita a dormitorio.

Dei 14 clandestini identificati nel corso del servizio, undici (dieci cinesi e un senegalese) sono stati denunciati a piede libero per ingresso e soggiorno illegale nello Stato Italiano, mentre altri tre degli irregolari, risultati già raggiunti da un precedente ordine di espulsione, sono stati denunciati per il reato di inosservanza di tali provvedimenti.

Due dei titolari cinesi delle confezioni controllate sono stati denunciati per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e impiego e sfruttamento di lavoratori irregolari.

Dei clandestini, sette sono stati espulsi e accompagnati giovedì pomeriggio al C.P.R. di Roma–Ponte Galeria, mentre agli altri irregolari è stato notificato un ordine di espulsione.