Black Friday, ma il 'venerdì nero' è per il traffico. 10 km di coda per lo shopping

Tutti pazzi per il Black Friday: centinaia di persone ieri mattina sotto la pioggia per l’apertura dei Gigli La tangenziale in direzione di Campi bloccata per tutto il giorno fino a Capezzana. File di 10 chilometri. E oggi e domani si teme il bis

Clienti in coda ieri ai Gigli in attesa dell'apertura

Clienti in coda ieri ai Gigli in attesa dell'apertura

Prato, 30 novembre 2019 - È black friday mania. Il lungo weekend degli sconti è inziato ieri, ma ad essere ’nero’ è soprattutto l’umore degli automobiliti che si sono trovati sulla direttrice Prato-Campi Bisenzio. Freno e frizione per una giornata da incubo visto che l’onda lunga dello shopping è arrivata a ingolfare completamente la tangenziale, tanto che anche le strade secondarie della città sono rimaste paralizzate per lunghe ore. La coda per arrivare ai Gigli si è snodata lungo tutta la tangenziale arrivando fino alla rotonda di Capezzana. Un serpentone di auto lungo quasi dieci chilometri che, complice la pioggia, per tutta la giornata si è mosso a passo d’uomo. E anche sabato e domenica si prevede un vero e proprio assalto, visto che gli sconti del venerdì in molti negozi dureranno per tutto il fine settimana.

Per l’intero giorno il traffico è stato monitorato dalla centrale operativa del comando di piazza Macelli. «Già dalle prime ore della mattina lo svincolo in direzione Gigli, e a cascata la tangenziale che attraversa la città, sono rimaste paralizzate dal traffico», conferma la polizia municipale che per tutto il giorno ha tenuto sotto controllo i flussi di traffico. «Nessun incidente, nessun cantiere: le code sono state causate solo dall’intenso traffico».

È l’effetto black friday: la caccia all’affare fa gola un po’ a tutti e così già dalle otto di mattina, ben prima dell’apertura del centro commerciale più grande della Toscana e nonostante il temporale, davanti all’ingresso si erano assiepate centinaia di persone. Successe lo stesso nel 2018 e anche lo scorso anno pioveva. A dodici mesi di distanza il copione si ripete, in modo ancora più dirompente per numeri e presenze. A confermare l’affluenza eccezionale è lo stesso centro commerciale che ieri ha deciso di fare gli straordinari fino alle 23 per dare l’opportunità a tutti di non rinunciare allo shopping. Una moda tutta americana importata in Italia da qualche anno che fa impazzire i fanatici dello shopping. Tanto che sulle strade della città le code sono state pressoché continue tanto che anche il casello dell’autostrada (sia in entrata che in uscita) ha registrato lunghissime file e disagi per tutto il giorno e fino a tarda sera quando il traffico è stato intenso in direzione opposta, verso Prato, per il rientro dopo la giornata di compere. Traffico in tilt anche nella cintura intorno al centro, dove però l’effetto black friday, al di là del traffico, è stato decisamente meno dirompente. La giornata di sconti eccezionali per molte attività non si è esaurita ieri, quindi anche oggi può essere l’occasione giusta per acquistare la maglietta che avevamo adocchiato sfruttando le promosioni oppure quel paio di scarpe che tanto ci piacciono ad un costo decisamente più abbordabile. Sì, perché la media degli sconti applicati si aggirerà intorno al 30%.

Secondo i dati forniti da Confecommercio oltre il 60% degli iscritti aderisce all’iniziativa ereditata da Oltreoceno anche per dare una boccata d’ossigeno al commercio che spera così di battere un po’ più scontrini del consueto proponendo inziative e orari prolungati per attrarre visitatori. Anche se non tutti sono d’accordo. Sopratutto i piccoli commercianti che faticano a stare al passo con le grandi catene: un giorno accezionale di vendite, quello di ieri, che però si esaurisce nell’arco di 24 ore e lascia strascichi nelle settimane successive. «Le persone acquistano nei giorni del black friday e poi aspettano i saldi invernali che partiranno subito dopo Natale. Questa è una politica sbagliata», accusano da più parti i negozianti di centro e periferia.

Comunque sia, la moda americana è entrata in maniera dirompente e si è radicata anche in città e quindi dai grandi colossi della moda fino al bar sotto casa il black friday è una realtà. E anche chi da sempre si dichiarava allergico all’iniziativa si è adeguato, per non darla vinta all’industria dell’e-commerce. Ed è così che nel «venerdì nero» non è più conveniente soltanto acquistare capi di abbigliamento o apparecchi elettronici, ma anche la colazione e il pranzo diventano un affare con bar e ristoranti che propongono piatti scontati del 50%. Se i primi anni il black friday si affacciava in maniera timida nel commercio coinvolgendo solo una certa tipologia di negozi e grandi catene ora, oggi succede l’opposto. E la risposta non manca. Lo testimonia il traffico, lo testimoniano le centinaia di persone che ieri mattina hanno atteso l’apertura dei Gigli, lo testimoniano anche gli scontrini battuti dai piccoli negozi. © RIPRODUZIONE RISERVATA