Bartalini (M5S) è appesa a un filo "Legge flipper, ma ci credo ancora"

L’esponente pentastellata spera di riuescire a entrare in Parlamento al termine dei complessi calcoli del proporzionale. "Per noi un buon risultato, portiamo avanti i temi progressisti dimenticati dal Pd"

"Entrare in parlamento con il proporzionale? Questa legge è un flipper, ma ci spero ancora". Chiara Bartalini, 49 anni, esperta in energie rinnovabili e storica attivista pentastellata, si trovava al secondo posto in lista M5S nel collegio plurinominale della Camera che comprende anche la provincia di Prato. Con il 10,6% raggiunto dai 5 Stelle, Bartalini si trova a un bivio e comunque prima di oggi non saprà se ce l’ha fatta o meno a entrare in Parlamento. Le variabili sono diverse. La candidata pratese può infatti sperare di conquistare un posto se il grande risultato ottenuto dai 5 Stelle in alcuni collegi al Sud dovesse rendere necessario il recupero di eletti da altre regioni, come era già successo nel 2018 con Yana Chiara Ehm che, grazie al meccanismo dei resti, venne ripescata in extremis. Bartalini è pratese (sposata fra l’altro con l’assessore al Turismo Gabriele Bosi che ha coordinato la macchina elettorale), a differenza della Ehm, confluita poi nel gruppo misto, che a Prato non si è più vista dal momento dell’elezione. Un’altra possibilità potrebbe arrivare dal capolista. Davanti a Bartalini c’è infatti il vicepresidente nazionale del Movimento 5 Stelle Riccardo Ricciardi, inserito dall’ex premier Conte all’interno di più collegi. Se Ricciardi scegliesse un altro seggio, potrebbe lasciare il posto all’attivista pratese. "Il meccanismo è complesso e i riscontri non sono immediati – commenta Bartalini che ha passato la notte elettorale a fare da scrutatrice al seggio – spero che entro oggi si sappia che cosa succederà. Comunque il risultato del Movimento 5 Stelle a livello nazionale è stato positivo, anche se inferiore alle elezioni del 2018. E’ stata una bella campagna elettorale, fatta in mezzo alla gente. Abbiamo avuto un ottimo riscontro da parte delle persone e abbiamo portato avanti una agenda progressista che il Pd ha completamente sconfessato". Secondo Bartalini, il risultato ottenuto dal Movimento a Prato è stato molto soddisfacente. "Abbiamo tenuto molto bene – prosegue – Siamo il terzo partito del territorio e della regione. Noi per i cittadini ci siamo sempre e per chi non si è sentito rappresentato ci poniamo come una alternativa".

Sulle prossime amministrative in città Bartalini non si sbilancia più di tanto. "Mancano ancora un paio di anni – spiega – In politica è un tempo biblico, può cambiare tutto. Renzi ci ha insegnato che, in un periodo come questo, possono cadere molti governi". Per Bartalini il Movimento 5 Stelle si propone come una "forza trasversale diversa". "I cittadini hanno punito chi ha seguito l’agenda Draghi – conclude – Giorgia Meloni, prima, lo ha sconfessato salvo, poi, dopo il voto, cercare già appoggi per l’agenda economica".

Laura Natoli