Bandiere e Bella Ciao, tutti stretti alla Cgil "E adesso sciogliamo i partiti neofascisti"

Oltre 200 persone in piazza Mercatale per manifestare solidarietà al sindacato: in prima fila le istituzioni, ma anche semplici cittadini

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di Francesco Bocchini

In alto verso il cielo azzurro risuona "Bella Ciao" e sventolano le bandiere della Cgil, oltre che quelle delle associazioni antifasciste. Un coro che provoca emozioni forti, oltre 200 persone voci a cantare per manifestare lo sgomento provato nell’assistere alle tremende scene di sabato, con la sede nazionale della Cgil a Roma presa d’assalto da no Green pass e da frange di estrema destra. Quel coro è l’immagine più evocativa del presidio andato in scena nella mattinata di ieri alla Camera del lavoro di piazza Mercatale, aperta (come peraltro accaduto in tutte le sedi d’Italia) a sindacalisti, lavoratori e cittadini che hanno voluto esprimere la loro solidarietà in risposta a quanto successo sabato nella Capitale.

"Diciamo no con fermezza ai fascisti e ci auspichiamo che ogni partito e movimento che si lega a questa triste pagina della nostra storia venga sciolto, a cominciare da Casa Pound e Forza Nuova.. Con Cisl e Uil saremo sabato prossimo a Roma per una grande manifestazione nazionale e antifascista per il lavoro e la democrazia", dice il segretario della Cgil Prato, Lorenzo Pancini. Non è voluto mancare all’appuntamento il sindaco Matteo Biffoni, che poco prima di arrivare in piazza Mercatale, insieme con Giuseppe Pitronaci, presidente di Anmil Prato, ha deposto una corona al monumento dei caduti sul lavoro in piazza San Niccolò, in occasione della 71^ edizione della giornata Anmil per le vittime degli Incidenti sul lavoro. "Quello che è accaduto a Roma è inqualificabile. Non ci sono nemmeno le parole per descrivere quello che abbiamo visto. E’ stato un assalto fascista al più grande sindacato nazionale e durante un presidio democratico: è un attacco alle istituzioni dello Stato e non può essere assolutamente tollerato", è la condanna arrivata dal primo cittadino. "Mi auguro che lo Stato reagisca". Lo stesso auspicio arriva da Manuela Marigolli, componente della segreteria della Cgil Prato. "L’atto di violenza di Roma è un gravissimo episodio, che ci riporta alla mente quando gli squadristi bruciavano le case del popolo. Bisogna impedire di ritornare a quel clima d’odio". Odio che Giovanni Di Salvia, che di mestiere fa il magazziniere, e ieri mattina presente al presidio in piazza Mercatale, già avverte nell’aria.

"Sabato è stato tremendo. Purtroppo in giro ci sono molti più fascisti di quanto non si pensi". Gli fa eco Cristiana Cristiano, disegnatrice. "Non nascondo che abbiamo paura. Vedendo le immagini di Roma sono rimasta terrorizzata: ecco perché sono venuta qui e perché andrò alla manifestazione di sabato prossimo". Il presidio è stata anche l’occasione per parlare di sicurezza sul posto di lavoro, argomento particolarmente caldo a Prato dopo gli incidenti di questo 2021, a partire da quello che è costato la vita alla giovane Luana D’Orazio. "Ci sono davvero troppi morti. E non si può parlare di fatalità, bisogna muoversi per garantire il massimo della sicurezza sul posto di lavoro", è il pensiero di Francesca Martincich, responsabile della cucina per un’ azienda di ristorazione dentro a una Rsa. "Ecco, credo che quanto accaduto a Roma abbia infangato la memoria di tutti coloro che sono morti mentre lavoravano".