Bollette, rincari del 650%. Prato è un caso nazionale

L’europarlamentare di Forza Italia Tajani incontra Confindustria. Si cercano soluzioni per sostenere le imprese . "I costi ci faranno uscire dal mercato"

Antonio Tajani, europarlamentare di Forza Italia, e la deputata Erica Mazzetti

Antonio Tajani, europarlamentare di Forza Italia, e la deputata Erica Mazzetti

Prato, 28 dicembre 2021 - Finalmente i riflettori della politica nazionale ed europea sono accesi sul distretto. Dopo i 10 milioni stanziati dal governo per contrastare il caro-bollette e il riconoscimento di tintorie e rifinizioni tessili come aziende energivore da parte dell’Unione Europea, adesso si muove anche l’europarlamentare di Forza Italia Antonio Tajani. L’ex presidente del Parlamento Europeo ha incontrato in videoconferenza assieme alla deputata pratese Erica Mazzetti i rappresentanti di Confindustria Toscana Nord Marcello Gozzi, Francesco Marini e Fabia Romagnoli. Gli imprenditori hanno raccontato quanto sia complessa la situazione sul territorio pratese, con rischi di contraccolpi sul piano occupazionale. "Sono aumentati i costi dei trasporti, dei materiali, delle fonti di energia – dice Marcello Gozzi -. E questo si abbatte su realtà energivore come quelle del nostro distretto".

L’aumento del gas rispetto a gennaio 2020 è stato del 650% ha aggiunto il membro del consiglio di presidenza Francesco Marini, fresco vincitore dello Stefanino d’Oro con la sua azienda: "Costi ci fanno uscire dal mercato – aggiunge –, e che nel lungo periodo diventano insostenibili". Fabia Romagnoli si è concentrata sulle proposte: "Diminuzione di accise e oneri, ripresa dell’attività estrattiva nazionale, valorizzazione dei rifiuti come fonte di energia per chiuderne il ciclo" ha detto la vicepresidente di Confindustria Toscana Nord. Ma come fare per sostenere il distretto e ridurre il peso delle bollette? A ricostruire le cause della crisi e a tracciare possibili soluzioni è stato lo stesso Tajani.

«C’è una causa economica, correlata all’inflazione, e una geopolitica, dovuta alla crisi ucraina e alla rottura nei rapporti tra Algeria e Marocco – dice l’europarlamentare –. Dobbiamo creare degli stoccaggi europei come per i vaccini e adesso, grazie all’autorevolezza di Draghi, è possibile. Per abbassare la temperatura geopolitica, invece, bisogna attivare un’azione distensiva verso la Russia perché non è nell’interesse di nessuno, a maggior ragione dell’Italia, spingerla nelle braccia della Cina e noi di Forza Italia, con Berlusconi premier, siamo stati protagonisti della stagione di Pratica di Mare, la storica ricomposizione tra Usa e Russia". Erica Mazzetti ha ringraziato Tajani e ha rimarcato l’impegno per far sì che riprendano le attività estrattive italiane che "generano gas che costa meno rispetto a quello d’importazione" accompagnando il tutto con misure di sostegno sui costi sopportati dalle imprese senza dimenticare una "revisione della politica energetica che deve includere anche il nucleare".