Anche la Paolieri si unisce all’allarme "Subito un tetto al prezzo dell’energia"

Situazione paradossale nel tessile: "Non conviene prendere nuovi ordini"

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"Nel 2022 gli ordini non sono affatto mancati. Se il 2021 era andato bene, quest’anno le cose vanno ancora meglio. Siamo però di fronte al paradosso di non sapere se nella produzione ci abbiamo guadagnato o meno. Oggi formulare un prezzo di vendita è davvero difficile perché i costi dell’energia aumentano ogni giorno. Alla filiera serve quindi immediatamente un tetto al prezzo dell’energia, così da potere formulare un prezzo di vendita dei prodotti che sia sostenibile per le imprese e che non ci faccia lavorare a rimessa". Il Corertex, il consorzio per il riuso e il riciclo, ha un nuovo socio. Si tratta della Paolieri Paolo e C. (foto) di Montemurlo, che rappresenta un’azienda di spessore nel distretto per il mondo del riciclo e che tramite Massimo Paolieri interviene subito per chiedere sostegno al distretto. Lo fa a fronte delle gravi conseguenze a cui molte aziende rischiano di andare incontro se la situazione energetica non verrà calmierata. "Nel distretto pratese lavorando sulle quantità si fatica a capire se la singola produzione ha portato a un guadagno reale – prosegue Paolieri -. D’altronde il prezzo si fa sui costi al momento attuale e non su quelli in prospettiva. In questo momento, poi, ci troviamo di fronte a un mercato a due velocità: chi lavora col prezzo prefissato e chi mette prezzi variabili in base alle oscillazioni dell’energia. Questo però rischia di metterci fuori mercato. Quindi la speranza è quella di avere un tetto al prezzo dell’energia".

Come raccontato dai soci del Corertex le produzioni più in crisi in questo momento sono quelle delle filature e delle rifinizioni, oltre alle sfilacciature. "Si è passati da bollette di 50.000 euro del 2021 a stangate di oltre 150.000 di questa estate – sottolinea Paolieri –. E per fortuna che siamo stati tutti attenti a diminuire i consumi. Soprattutto le rifinizioni in questo periodo sanno di aprire andando in perdita perché non possono scaricare sui clienti gli aumenti di cui invece avrebbero bisogno. Qui già gli aumenti delle materie prime ci hanno portato a un aumento del 15% del costo dei filati. Ora il mercato non recepisce altri rincari. Ci troviamo di fronte al paradosso che non è conveniente né prendere nuovi ordini, né fare magazzino". L’attività di rappresentanza del settore del riuso e del riciclo da parte del Corertex intanto va avanti. Il consorzio ha raddoppiato i numeri dal momento della sua costituzione e adesso fa richieste chiare alle istituzioni. "Senza interventi tempestivi sul prezzo dell’energia si rischia un effetto domino devastante per tutta la filiera – sottolinea il presidente Raffaello De Salvo -. Anche noi chiediamo un tetto al prezzo dell’energia. E poi invitiamo le istituzioni a intervenire sul fotovoltaico. L’energia prodotta in eccesso dalle imprese viene venduta a prezzi irrisori alle compagnie che si occupano di luce e gas. Ma poi quella stessa energia torna sul mercato a prezzi altissimi. Iniziamo quindi a rivenderla a prezzi ribassati".