Alluvione 4 novembre 1966, un libro e una targa per ricordare

Biffoni: "Importante commemorare quell'evento drammatico in cui i pratesi dimostrarono impegno e solidarietà"

L'alluvione del 1966

L'alluvione del 1966

Prato, 17 ottobre 2016 - Il sindaco Matteo Biffoni insieme ad Aurora Castellani, curatrice del libro "l'Altra alluvione" ha illustrato gli appuntamenti in programma da parte dell'amministrazione per ricordare l'alluvione che 50 anni fa, il 4 novembre del 1966, colpì Firenze e i comuni limitrofi. "In occasione di quell'evento drammatico Prato e i suoi cittadini dimostrarono, come sempre accade - ha affermato il sindaco Biffoni - una straordinaria generosità nei confronti non solo dei concittadini colpiti, furono oltre mille infatti i pratesi residenti a Tavola e Castelnuovo costretti ad abbandonare le loro abitazioni, ma anche dei comuni vicini mettendo subito a disposizione beni materiali e forza fisica. Per noi come amministrazione è importante e doveroso ricordare quei momenti in cui i nostri concittadini unirono le proprie forze in modo così compatto".

Per commemorare ciò che avvenne sarà presentato giovedì 3 novembre alle 18 nel salone consiliare il libro curato da Aurora Castellani "L'altra Alluvione, il 4 novembre 1966 a Prato, Campi Bisenzio, Signa, Lastra a Signa e Quarrata" e l'Amministrazione sabato 5 novembre alle 11,30 deporrà una targa in via Braga all'ex casa del fascio. Prossimamente con il materiale a disposizione sarà realizzata anche una mostra. "Per realizzare questo volume - ha spiegato Aurora Castellani - ho fatto molte ricerche e con mia sorpresa ho trovato dei documenti in archivio davvero interessanti, inediti.

Oltre 200 foto, lettere e il registro delle donazioni che ho pensato subito meritassero di essere rese note per evidenziare il grande cuore dei pratesi e la grande organizzazione che nelle ore immediatamente successive all'alluvione misero in atto. In quelle ore Palazzo Pretorio diventò la sede di raccolta e smistamento di vestiti e scarpe mentre a Palazzo comunale vennero portati i generi alimentari, soprattutto latte. Ho realizzato in tutto 20 interviste tra Prato e i comuni limitrofi parlando con chi quei tragici momenti li ha vissuti e li ricorda molto bene ancora adesso. Nell'alluvione che toccò la parte sud della città, Tavola e Castelnuovo principalmente, la città subì anche dei discreti danni sia alle attività artigianali, che in quegli anni si stavano formando e crescendo, sia al territorio - ha continuato Castellani -, ad esempio alle Cascine di Tavola non fu più possibile allevare mucche o portare avanti le solite coltivazioni a causa dell'acqua che e per anni impregnò il terreno".

La targa che l'amministrazione deporrà la mattina di sabato 5 novembre avrà il seguente testo: "L'amministrazione comunale di Prato nel cinquantesimo anniversario dell'alluvione del 4 novembre 1966 nel commemorare quei tragici avvenimenti causati dall'esondazione del torrente Ombrone in tutta la piana e frazioni limitrofe intende ricordare l'impegno e la solidarietà reciproca manifestati dalla popolazione tutta che seppe reagire prontamente con grande spirito di volontà e di rinascita per il ripristino dei danni e il ritorno alla normalità della popolazione".