Alcolici a fiumi fino a stordirsi. Il gioco pericoloso delle ragazzine

Casi in aumento in città. Lo rivela lo studio dell’Asl Toscana Centro

Gli esperti lanciano l’allarme: sempre più giovanissimi si stordiscono con l’alcol

Gli esperti lanciano l’allarme: sempre più giovanissimi si stordiscono con l’alcol

Prato, 8 agosto 2018 -  Il fumo e l’alcol sono sempre più femmina, come pure le dipendenze da droghe. Un sesso debole che, stando alla fotografia scattata nel report dello stato di salute 2017 dell’Asl Toscana Centro, primeggia, almeno per quanto riguarda l’area territoriale pratese rispetto ai coetanei maschi, soprattutto nell’uso dell’alcol. In particolare protagoniste sono le ragazze di età fra i 14 e i 19 anni pronte a provare l’ebbrezza dello sballo col binge drinking, ovvero il consumo di 5 o più bevute alcoliche in un’unica serata. Se tutte le aree dell’Asl mostrano un trend in diminuzione, in quella pratese è stato osservato un modesto incremento passando dal 9.5% al 10.2%. Il binge drinking è un fenomeno che aumenta nelle ragazze pratesi per un +3.5%, oltre che in quelle empolesi per un +7.8%, mentre diminuisce in quelle pistoiesi (-4.3%) e fiorentine (-4.2%). Come si legge nella relazione sullo stato di salute per quanto riguarda il consumo di alcol «qualche maggiore difficoltà si rileva nelle ragazze più giovani e nei residenti dell’area territoriale pratese».

La sigaretta esercita ancora un grande fascino e anche se il trend generale pare in diminuzione, lo studio mette in evidenza un incremento di giovani fumatori, soprattutto femmine. «C’è da dire che le ragazze si avvicinano più tardi a comportamenti poco salutari, come il fumo e il consumo di alcol - dice Francesco Cipriani, epidemiologo dell’Asl Toscana Centro, che non ritiene drammarica la situazione pratese ma nella norma generale - sembrano essere in ritardo anche rispetto a quanto succede nelle città più grandi. Ci sono fenomeni sociali o per così dire mode che investono alcune fasce di età. Le femmine in genere sono più in ritardo rispetto ai maschi. Diciamo che in questo caso il ritardo rappresenta una situazione favorevole, anche se oggi ci si deve confrontare con un aumento che interessa le ragazze. I ragazzi fumano meno e fanno più attività fisica. Le ragazze arrivano dopo a fumare, ma c’è da tenere di conto del loro futuro stato di salute, anche in previsione di gravidanze in età adulta». Dati che dovranno spingere il servizio sanitario «a rinforzare interventi per far smettere di fumare in tutte le fasce di età e di implementare interventi di prevenzione dell’inizio al fumo mirati agli adolescenti e ai ragazzi», si legge nella sezione dedicata al fumo. Infine, c’è il paragrafo delle tossicodipendenze: anche in questo caso nell’Asl ce ntrodiminuisce l’uso nei maschi e cresce nelle femmine. Un ragazzo su 5 fra i 14 e i 19 anni dichiara di aver consumato una sostanza stupefacente nell’ultimo mese. L’uso di cannabis è in aumento a Prato con un +5.3% e un incremento dell’uso di cocaina tra le ragazze che passa dallo 0.6% del 2001 all’1.3% del 2015. «L’incremento dell’impiego di cannabis e cocaina tra le ragazze si inserisce in un peggioramento di stili di vita, come fumo, obesità, consumo di alcol, rilevato fra queste ultime, ma non tra i coetanei maschi», si legge nella relazione. Il fenomeno dell’uso di droghe viene inserito da Cipriani nel contesto pratese: «Lo spaccio di droga si è sviluppato in maniera atipica: Prato come fosse una metropoli, simile a Los Angeles o Roma. Ed invece è una piccola città, dove la situazione si mette bene in evidenza nel sua forza di un mercato di profitto».

Sara Bessi