Alberi e piante sugli edifici (ora anche privati)

La forestazione urbana portata avanti dal Comune di Prato sta diventando un modello su scala europea. Prima il finanziamento da quasi 4 milioni di euro delle giungle urbane da parte dell’Europa, poi le convenzioni con il dipartimento d’agraria di Firenze, il Cnr e il politecnico di Milano per elaborare le strategie di forestazione all’interno delle varie aree della città. Ora Prato si candida in Europa a ottenere i finanziamenti per continuare la trasformazione green della città, iniziata avvalendosi della consulenza di Stefano Boeri (nella foto) e Stafano Mancuno, capace di portare con sé anche l’abbattimento dell’inquinamento. "Potremmo ottenere incentivi per mettere alberi e piante anche sulle facciate dei condomini privati – spiega l’assessore all’urbanistica Valerio Barberis – E poi potremmo estendere questi interventi anche nelle scuole e negli impianti sportivi". Prato per il momento ha ottenuto i finanziamenti per realizzare le giungle urbane sulla facciata della sede di Estra in via Panziera, sulle case popolari di via di Turchia a San Giusto e al Macrolotto zero all’interno del mercato metropolitano. L’ottica ora è quella di dare gambe ai progetti privati. "Siamo una delle poche realtà in Europa ad avere già un piano di forestazione – prosegue Barberis – Ricordo che l’obiettivo è quello di piantare 190mila alberi: uno per ogni abitante di Prato". I finanziamenti sarebbero utili anche per dare attuazione alla forestazione. E quindi per gli interventi sul parco fluviale del Bisenzio e sul sistema delle gore, per piantare alberi lungo i principali assi viari come declassata, autostrada e tangenziali.

Sdb