Paura sul bus a Prato, ancora un'aggressione: è la quindicesima da inizio anno

Tre denunciati: erano senza biglietto né documenti. L'emergenza diventa "affaire" politico

Lam al capolinea di piazza Stazione

Lam al capolinea di piazza Stazione

Prato, 14 agosto 2021 - Quindici aggressioni da inizio anno ai danni di autisti e controllori, baby gang che danneggiano i mezzi e infastidiscono gli altri passeggeri, e una generalizzata sensazione di insicurezza da parte di chi deve assicurare il servizio di trasporto pubblico locale. E’ una situazione delicata quella che si vive negli ultimi tempi a bordo degli autobus della provincia. Giovedì intorno alle 17.20 l’ultimo episodio: tre giovani di nazionalità egiziana (di 30, 27 e 24 anni, quest’ultimi due irregolari e privi di permesso di soggiorno) hanno aggredito e ferito un controllore della Cap.

La violenta lite è scoppiata in piazza Mercatale, dove il più grande dei tre egiziani, tutti sprovvisti di biglietto, ha reagito in maniera aggressiva alla richiesta di mostrare ticket e documenti avanzata da un controllore. Alla pensilina in pieno centro storico si è resa necessaria la presenza di tre pattuglie della polizia municipale e di un equipaggio dei carabinieri per riportare la calma e identificare i tre giovani. I due irregolari sono stati identificati al comando provinciale, mentre tutti e 3 sono stati denunciati per interruzione di pubblico servizio (la corsa è stata inevitabilmente soppressa, con tutti i disagi che ne sono derivati per i passeggeri della tratta). Quanto accaduto giovedì in piazza Mercatale riporta così al centro della cronaca la situazione difficile che si vive a bordo del trasporto pubblico pratese. Solo a inizio luglio c’era stato un tavolo in prefettura, alla presenza delle forze dell’ordine, del Comune e della municipale, per cercare accorgimenti che potessero garantire maggiore sicurezza ai dipendenti Cap e ai passeggeri. A essere ricevuti dal prefetto dirigenti e sindacalisti della cooperativa di piazza del Duomo. Il prefetto Adriana Cogode in quell’occasione aveva assicurato l’aumento dei servizi di vigilanza e controllo da parte delle forze dell’ordine, ma allo stesso tempo aveva invitato Cap a intervenire isolando maggiormente le cabine degli autisti, posizionando telecamere a bordo di tutti i mezzi e aumentando la contemporanea presenza dei controllori sopra i bus. Richieste che però sono state tutte rimandate all’autunno, visto che Cap ha perso la gara regionale del tpl e ha già firmato per cedere beni e mezzi al nuovo gestore Autolinee Toscane (che subentrerà il 1° novembre).

Ma il ‘caso autobus’ sta diventando anche una questione politica. A intervenire è la capogruppo in Comune della Lega, Patrizia Ovattoni che ravvede nell’episodio "l’ulteriore conferma di quanto sia necessario intervenire su questa tematica". "Non si può più continuare ad assistere continuamente a episodi del genere che ledono non solo l’integrità fisica di chi lavora ma pure la piena funzionalità del servizio pubblico - sottolinea la capogruppo del Carroccio -. Presenterò un ordine del giorno in cui si chiede di affiancare ai controllori una vigilanza privata per fare fronte a questa escalation di violenza. Sono certa che con una presenza in divisa si possa dare un freno a tutto ciò e fare funzionare finalmente il servizio pubblico".