"Aggredito alle spalle in pieno centro storico"

L’uomo, un 46enne residente in Vallata, è stato preso a pugni in via Garibaldi. Fermato vicino a piazza Mercatale. "Presenterò denuncia ai carabinieri"

Soccorsi in azione (foto di repertorio)

Soccorsi in azione (foto di repertorio)

Prato, 17 gennaio 2021 - "Ho sentito alle spalle un uomo che mi apostrofava, dicendo che ero proprio io la persona che ce l’aveva contro due donne di sua conoscenza. E a questo punto è partita la scarica di botte". La scena da film viene raccontata dal protagonista, un pratese 46enne Y. S. residente in Vallata, che venerdì sera intorno alle 20.30 è stato preso a botte da un gruppo di 4 o 5 persone non meglio identificate nel tratto finale di via Garibaldi, poco prima dell’accesso a piazza Mercatale.

L’uomo, chimico che lavora da una vita nel tessile, coltiva molti altri interessi come la musica, la poesia oltre che l’enologia in qualità di sommelier. "Sono stato colpito da un cazzotto in pieno volto e sono stato trascinato per strada forse con l’intenzione di portarmi sotto il loggiato più buio e nascosto che affaccia su piazza Mercatale - prosegue nel racconto mentre il 46enne ha trascorso la giornata di sabato al pronto soccorso dell’ospedale Santo Stefano - Ho opposto resistenza con tutte le mie forze e sono riuscito a far sì che non venissi trascinato al buio". Un’aggressione che non trova alcuna giustificazione e sulla quale lo stesso sfortunato protagonista si interroga, fornendo, quando potrà rivolgersi alle forze dell’ordine quei dubbi circa antiche ruggini con un paio di persone. Nella mischia scoppiata in via Garibaldi, l’aggredito sembra aver riconosciuto solamente una delle persone che lo hanno assalito.

"Ad un certo punto è passato un ragazzo - aggiunge ancora l’uomo - ed il gruppetto si è allontanato. A quell’ora in via Garibaldi non c’era nessuno perché con l’emergenza sanitaria si sa che dalle 22 c’è il coprifuoco e i locali non fanno gli aperitivi fino a tardi. Mi ha chiesto se avevo bisogno di qualcosa. Ero troppo sotto choc per quello che mi era appena accaduto". Poi ieri mattina, dopo una notte insonne per i dolori agli arti a causa della violenta colluttazione, il 46enne si è rivolto al pronto soccorso pratese.

"Ho una mano gonfia, lividi alle gambe e ad un’anca e anche un labbro spaccato per il cazzotto che mi ha colpito in piena faccia - dice - Sono dovuto venire in ospedale perché avverto dolori ovunque nel corpo. Poi presenterò denuncia ai carabinieri, una volta che sarò dimesso dopo che mi sono stati fatti tutti gli accertamenti diagnostici del caso". L’uomo è stato dimesso con una prognosi di sette giorni.

Sa.Be.