"Aeroporto, difenderò la salute dei pratesi"

Il sindaco Biffoni dopo l'approvazione in Regione all'integrazione al Pit con la nuova pista di Peretola. Tutte le reazioni

Protesta dei comitati della piana davanti al consiglio regionale contro la costruzione della pista

Protesta dei comitati della piana davanti al consiglio regionale contro la costruzione della pista

Prato, 17 luglio 2014 - «Il risultato non ci stupisce, del resto la posizione del consiglio regionale è sempre stata chiara, così come quella di Firenze. Io però continuo a tenere alta la guardia, nonostante le rassicurazioni di Rossi che esclude conseguenze negative per la città». Come aveva già detto in un’intervista a «La Nazione» alla vigilia del voto, anche ieri il sindaco Matteo Biffoni, pochi minuti dopo l’approvazione in consiglio regionale dell’integrazione al Pit con la nuova pista di Peretola, ha ribadito che continuerà a vigilare sull’aeroporto. «Come sindaco — ha aggiunto Biffoni — ho un unico interesse, quello dei miei cittadini. Innanzitutto da un punto di vista di tutela della salute, poi riguardo allo sviluppo della città: è indubbio che per qualcuno l’ampliamento significa nuove opportunità per il centro della Toscana, ma nessun beneficio economico ha più valore della salute e del benessere della popolazione».

A proposito della votazione in aula, Biffoni ha citato uno per uno gli oppositori al Pit: l’ex sindaco di Prato Fabrizio Mattei, Vanessa Boretti (Pd), Mauro Romanelli (Sel), Monica Sgherri (Rc-Ci), il pratese Rudi Russo (Cd) e Maria Luisa Chincarini (Cd). «C’è chi è uscito dall’aula, loro hanno votato no. Lo apprezzo», ha chiuso il primo cittadino riferendosi al diverso atteggiamento tenuto da alcuni esponenti del centrodestra (a favore hanno invece votato Nascosti di FI, Marcheschi di Fdi, Carraresi e Del Carlo dell’Udc, Lazzeri e Gambetta vianna di Più Toscana). Proprio Mattei (Pd), presidente della commissione mobilità e da sempre contrario al Pit, ha osservato che «le risposte alle tante preoccupazioni sollevate non ci sono state. Abbiamo avuto la spiacevole sensazione — ha aggiunto — di essere di fronte a decisioni già prese. I nodi verranno al pettine e approviamo un atto perchè altri facciano le scelte. Mi spiace che non sia la parte pubblica ad assumersi la responsabilità di una scelta motivata». Per il capogruppo di Ncd Alberto Magnolfi, che si è astenuto, «con questa variante non si garantisce niente e sulla lunghezza della pista si gioca sull’equivoco, non si ha il coraggio di dire che dovrà essere di 2400 metri». Dal canto suo il governatore Rossi è ritornato sulla protesta di martedì: «Mi hanno contestato, c’era anche il Pd di Prato e Rifondazione. Io se vado in giro e faccio il conto di questi oppositori trovo che tra questi ci sono tanti pensionati».