Accoglienza minori soli I sindaci dicono di "no"

Partita la ricognizione per trovare spazi ai migranti. "Non ci sono i presupposti"

Accoglienza minori soli  I sindaci dicono di "no"

Accoglienza minori soli I sindaci dicono di "no"

Una prima ricognizione per sapere se ci sono strutture adatte all’accoglienza dei migranti. In particolare, da destinare ai minori non accompagnati. Un tema che ha sollevato le perplessità dei sindaci della provincia presenti al tavolo per l’ordine e la sicurezza convocato in Prefettura. "L’accoglienza di minori non accompagnati è un tema delicato – ha spiegato il prefetto Adriana Cogode – e segue norme stringenti. Questo è stato un primo approccio". Il bando per reperire nuovi spazi è aperto. La ricognizione a livello regionale è stata voluta dal governo visti i numerosi sbarchi delle ultime settimane. In Toscana ci sono solo quattro centri che accolgono minori non accompagnati, due a Firenze, uno a Massa Carrara e uno a Livorno. "Il governo ha passato la responsabilità dell’accoglienza dei minori ai Comuni, o meglio alle Società della salute, con il peso di dover pensare a tutta la parte organizzativa e logistica – dicono i sindaci per motivare la loro contrarietà – . Il governo si limita a dare rimborsi successivi. Noi siamo disponibili all’accoglienza ma non in questi termini". Prato e provincia accoglie al momento 350 migranti, numero che è aumentato di 50 unità rispetto a qualche mese fa. Il Comune di Prato, dal canto suo, ha chiesto di aumentare (da 80 a cento unità) la capienza di posti per persone che hanno già ottenuto lo status di rifugiati. "La nostra accoglienza si caratterizza su piccoli gruppi – spiegano ancora i sindaci – Non siamo in grado di aprire grossi centri in quanto ne andrebbe della qualità stessa del servizio offerto". In tutta la provincia ci sono 17 Cas, 9 a Prato, 3 a Poggio a Caiano, due a Vaiano, uno a Montemurlo, Vernio e Cantagallo. "Ci lavoreremo – ha tagliato corto la prefetta – per fare la nostra parte".