A San Paolo fra palazzoni e casette anni ’50 Le due anime del quartiere senza parcheggi

La mancanza di posti auto è il problema principale della frazione. Dove nei prossimi anni sono attesi interventi importanti. Arriveranno?

di Leonardo Montaleni

Palazzoni appiccicati pieni di appartamenti da una parte. Casette basse, risalenti ai primi anni ’50 dall’altra. Grandi strade a due corsie e viottoli che sembrano quasi di campagna, se non fosse per la stesa di asfalto. Guardi San Paolo e vedi due anime racchiuse in un unico agglomerato urbano. Non a caso questo quartiere conta circa 18.000 abitanti, considerando la somma di chi abita proprio a San Paolo e chi, pochi metri più in là, si ritiene invece di Borgonuovo (che poi sono le due facce di una stessa medaglia, ma le tratteremo separatamente). Concentriamoci su San Paolo, quindi, che conta comunque circa 10.000 abitanti. E’ una delle zone che si è più densamente popolata in seguito alle grandi migrazioni lavorative dal Sud Italia (e non solo) verso gli anni ‘60-’70. E le case storiche, perse ai tempi in mezzo ai campi, pian piano sono state circondate da mega condomini.

Nel quartiere non manca nulla a livello di servizi. Ci sono negozi, supermercati, ufficio postale, giardini, banche, chiese e fermate dell’autobus. Il problema principale, segnalato dai residenti, in questa giungla di palazzi, è rappresentato dalla scarsità di parcheggi e posti auto. I garage delle vecchie abitazioni spesso non sono ‘a misura’ per accogliere le nuove auto e, rispetto al passato, le famiglie hanno certamente più di un mezzo da sistemare. E allora il circolo Pd della zona, insieme ad alcuni residenti, ha già pensato ad una serie di proposte per provare ad alleggerire questa criticità. "In via Spontini, laddove non passa più la Lam, la vecchia piazzola dove si attendeva la fermata potrebbe sicuramente essere ridisegnata per guadagnare qualche poso auto", spiega Fulvio Barni, segretario del circolo Pd di San Paolo. "Inoltre il parroco e la curia avrebbero dato il loro assenso per modificare anche il grande marciapiedone che si trova proprio di fronte alla chiesa, in maniera tale da ricavare altri stalli. Opere relativamente picccole, che però darebbero una boccata di ossigeno a questa zona molto densamente popolata del quartiere. Qua il problema dei parcheggi è molto sentito". A San Paolo, in realtà, si attende anche da tempo che il Comune realizzi il nuovo tratto di via Suor Niccolina, con annesso parcheggio ad uso del quartiere: un’opera che potrebbe dare un nuovo sbocco alla viabilità, collegandosi con via di San Paolo. Sempre rimanendo in via di San Paolo, strada molto lunga e stretta che arriva fino al circolo di via Cilea, un altro problema riguarda soprattutto la mancanza di marciapiedi adeguati. "Il doppio senso di marcia e il parcheggio selvaggio non aiutano. Chi cammina per strada rischia spesso di essere investito", dicono Alessandro Sizzi e Michele De Biasi, due residenti del quartiere. "I marciapiedi sono rimasti quelli degli anni ’50, bisognerebbe rifarli tutti e metterne in sicurezza alcuni tratti. Forse il senso unico di marcia potrebbe aiutare".

Ci sono poi sporadici episodi di vandalismo e microcriminalità in alcune aree verdi della frazione, in particolare nei giardini di via Salieri, i più riparati da occhi indiscreti, specie di sera quando i traffisi loschi sono favoriti dall’oscurità. E i cittadini aspettano con ansia anche la riqualificazione del giardino di via Vivaldi, dell’area sgambatura in via Zandonai, dei giardini di via dell’Alberaccio e di via Lorenzo da Prato, già inseriti nel Piano di Innovazione Urbana del Comune e già finanziati, quindi in attesa che il progetto passi dalla carta alla pratica. Tutte aree che hanno bisogno di una bella rispolverata. Nel quartiere arriveranno, nel corso dei prossimi anni, sia il nuovo centro sportivo che un centro civico e un distretto sanitario.