Prato, 22 gennaio 2014 - "Noi con questa indagine non c’entriamo nulla, non siamo coinvolti". Il comunicato firmato dai legali Laura Donatiello e Valeria Palmegiani fa capire lo stupore dell’imprenditore Flavio Castellani che ieri mattina ha visto arrivare nella sua azienda di via delle Fonti diversi agenti delle Dia di Roma, Napoli e Firenze con in mano un decreto di perquisizione emesso dalla procura di Napoli nell’ambito di un’inchiesta, cominciata nel 2009, a carico del clan camorristico Contini e coordinata dalla direzione nazionale antimafia.

Un’indagine per riciclaggio che ha portato all’arresto di 90 persone e a perquisizioni anche nell’abitazione del Forte dei Marmi di Castellani che però, tramite i suoi legali, ieri ha voluto ribadire con forza la sua totale estraneità ai fatti. Una posizione che, secondo gli avvocati Donatiello e Palmegiani, sarebbe emersa con chiarezza anche dai documenti sequestrati nel corso della perquisizione di ieri in azienda, conclusa a fine mattinata. Gli agenti hanno acquisito soltanto documentazione cartacea (al Forte invece non hanno prelevato nulla) e con l’unico scopo di indagare su altri soggetti coinvolti nella maxi inchiesta. Soggetti non riconducibili all’azienda o al suo titolare, che infatti non è indagato.

"Flavio Castellani non è sottoposto alle indagini — si legge nel comunicato diffuso ieri pomeriggio dai legali dell’imprenditore — La perquisizione che si è svolta nei locali nella sua disponibilità mirava esclusivamente all’eventuale acquisizione di documentazione utile ai fini investigativi nell’ambito di un procedimento penale a carico di diversi ed altri soggetti. Castellani è, pertanto, estraneo ai fatti oggetto di indagine come attesta la documentazione rinvenuta nel corso della perquisizione".

I difensori nel ribadire ancora una volta che Castellani è "completamente estraneo ai gravi fatti di reato" oggetto dell’inchiesta dell’antimafia, ricordano anche che la sua azienda "gode di elevato prestigio a livello nazionale ed internazionale" ed "opera da anni nel settore della produzione e del commercio di capi di abbigliamento". Gli avvocati Donatiello e Palmegiani chiudono poi il loro comunicato precisando che "l’operato dell’azienda è stato sempre connotato da alta professionalità ed indiscutibile correttezza".