Prato 9 giugno 2012 - Si chiama Wang Liping, 54 anni, ed è il nuovo vicepresidente di Cna e primo cinese ad entrare nell’universo direttivo delle associazioni pratesi.

Cosa intende per informazione più attenta e capillare? "E’ sotto gli occhi di tutti che i miei connazionali hanno seri problemi con la legalità. Spesso però a mancare è la giusta comunicazione. Lo dico per esperienza, visto che sono approdato a Cna dopo una serie di cambi di commercialista: ogni anno alla mia piccola azienda di filati, che dal 1990 ho tirato su a Prato, arrivavano sanzioni e multe da pagare. Io ero convinto di aver fatto tutto quello che dovevo fare per essere in regola con le leggi italiane: in quel caso la difficoltà era la comprensione reciproca e la lingua. Da quando sono in Cna non ho più ricevuto una multa e, fin da subito, ho cominciato ad illustrare ad amici e conoscenti orientali i programmi dell’associazione. Non a caso adesso il gruppo di imprenditori cinesi conta 50 iscritti".

Adesso che è vicepresidente, quali sono i suoi obiettivi?
"Vorrei far capire ai miei connazionali i vantaggi della legalità, del rispetto delle regole, approfittando della conoscenza della lingua, delle abitudini e dei costumi.
Proverò ad incrementare gli appuntamenti del circolo di studio che Cna svolge ogni anno per spiegare agli imprenditori cinesi i regolamenti italiani. Questi sono incontri che hanno avuto un grande successo fra i miei connazionali, anche se non è stato facile superare alcune difficoltà iniziali, come il dialetto: in Cina non esiste solo la lingua ufficiale, ma ci sono anche moltissimi dialetti assai diversi fra loro e, purtroppo, molti di noi non conoscono il cinese ufficiale. Dopo una certa titubanza però, da 3 iscritti al circolo abbiamo finito gli ultimi incontri con 47 imprenditori, grazie all’opera di mediazione dell’associazione. E’ questa la direzione da seguire, per aumentare il giro di iscritti e i passaparola della legalità".

Per il futuro a lungo termine quali sono le sue idee?
"Da cinese dico che gli uffici di collocamento organizzati da Cna al Parco Prato e alla sede centrale di via Zarini funzionano alla grande e sono molto apprezzati dai miei colleghi imprenditori e dai lavoratori in genere, quindi eventualmente andrebbero solo incrementati. Un giorno sarebbe bellissimo poter aprire un ufficio apposito, dedicato esclusivamente alle questioni lavorative dei cinesi che vogliono venire in Italia per vivere, fare famiglia e lavorare nel rispetto delle norme, diventando così una risorsa preziosa per la zona. Questi imprenditori vanno aiutati a comprendere il complicato mondo delle leggi italiane. Io sono qui per questo e sto cercando di fare il possibile già da prima di essere eletto vicepresidente. I risultati cominciano ad arrivare e sono davvero soddisfatto: dei 50 imprenditori iscritti, 10 hanno subito dei controlli a sorpresa, ma sono risultati perfettamente in regola e non hanno neppure dovuto interrompere il lavoro. Altri 3 sono stati multati per piccole irregolarità, ma hanno evitato il sequestro dell’azienda, cosa che prima di iscriversi a Cna sarebbe accaduta".

Tutto questo entusiasmo sembra indicare altri progetti, forse più ambiziosi...
"In Cina sta iniziando l’era del consumo, anche di qualità. Questa deve diventare per Cna e per tutta la città un’occasione fenomenale per costruirsi un tramite privilegiato verso un mercato in grande espansione, che già inizia ad interessarsi al made in Prato e ai prodotti locali e che è pronto per accogliere aziende pratesi".