Prato, 5 luglio 2012 - Bracciali, ciondoli, collane, orecchini, tutti estremamente tossici. In tutto 130mila articoli che la guardia di finanza di Prato ha provveduto a sequestrare in 6 negozi della Chinatown di Prato. Il blitz delle fiamme gialle ha portato anche alla denuncia di 12 cittadini orientali per contraffazione e frode aggravata dal rischio per la salute dei cittadini.

L'indagine ancora in corso prende il nome di ''skull'' (teschio), dalla raffigurazione del cranio umano stilizzato che numerosi oggetti sequestrati raffigurano. Il materiale in vendita e' stato sottoposto ad analisi chimica: oltre alla presenza del cadmio, vietata dalla legge, anche quella del nichel appariva in misura nettamente superiore a quanto normativamente stabilito, nonostante gli stessi prodotti recassero la dicitura 'Nichel Free'. In alcuni casi i monili presentavano percentuali di presenza tossica oltre il 500% in piu' del limite consentito. L'attivita' successiva d'indagine coordinata dalla Procura di Prato, ha permesso di localizzare ed individuare 6 fornitori nazionali, riconducibili ad altrettante aziende cinesi con sedi a Milano, Viterbo e Roma, dove sono state eseguite ulteriori perquisizioni e sottoposti a sequestro altri articoli illegali. Al termine di questa prima fase operativa sono stati complessivamente sequestrati oltre 130 mila articoli di bigiotteria, il cui valore commerciale stimato ammonta a circa 700 mila euro.