Prato, 28 dicembre 2011 - La guardia di finanza ha sequestrato un'azienda di catering, la cui attività era sconosciuta al fisco e non pagava le tasse. Nell'azienda 'fantasma' venivano conservati e preparati cibi da distribuire a domicilio al servizio di operai e abitanti della Chinatown pratese. Si tratta di un magazzino al piano terra di un'abitazione in via Tommaso di Piero.

 

I locali sono stati messi sotto sequestro. All'operazione hanno partecipato anche i tecnici dell'unità funzionale 'Igiene degli Alimenti e della Nutrizione' dell'ASL di Prato allertati dalla guardia di finanza. Oltre al magazzino sono stati sequestrati alimenti, attrezzature e merci: congelatori, frigoriferi, scaffalature, cucine a gas, pentole ed utensili, scatole con alimenti secchi, cassette di verdura, scatole di polistirolo destinate alla consegna dei pasti.

 

La proprietaria dell'attività - cha aveva a che fare con almeno 10 ditte fornitrici - è una donna cinese che abita al piano superiore del garage sequestrato. Dal settembre del 2010 un'ordinanza dell'amministrazione comunale di Prato impone la chiusura a mezzanotte a bar e ristoranti della Chinatown pratese. Il provvedimento stabilisce che le attività di somministrazione di alimenti e bevande devono chiudere entro le 24 e così anche circoli, gelaterie, rosticcerie, kebab, friggitorie e pizzerie da asporto.

 

L'ordinanza è tuttora in vigore nonostante alcuni ricorsi pendenti al tribunale amministrativo della Toscana. L'agenzia fantasma di catering sequestrata è distante alcuni chilometri dalla Chinatown della città tessile, ma non è escluso che si occupasse di preparare pasti anche per le ditte che insistono in quella zona e lavorano nel corso della notte, oltre che per altri clienti cinesi che lavorano nella zona del 'Macrolotto Uno'.