Prato,  10 luglio 2011 - La  tragedia della  madre trovata morta in auto con i suoi due figli. Sono stati trovati tre biglietti nei quali la donna spiega le ragioni del suo terribile gesto.

 

La  quarantenne, originaria di Firenze,  è stata trovata cadavere insieme ai due figli all'interno di un'auto Bmw andata a fuoco ieri pomeriggio nel Pisano, a San Pietro in Belvedere, nel comune di Capannoli (Pisa).

 

La conferma arriva dal sostituto procuratore che coordina le indagini dei carabinieri, il pm Antonio Giaconi: ''Quelle lettere spiegano anche il movente e ci fanno ritenere che gli elementi raccolti convergano nell'ipotesi del gesto volontario''. Non ci sono dunque ormai praticamente piu' dubbi sulla dinamica dei fatti: si e' trattato di un omicidio-suicidio.


In base alle prime ricostruzioni fatte dagli inquirenti, Simona Alessandroni, 40 anni, originaria di Firenze ma residente a Quattro strade di Lari (Pisa), non aveva accettato la separazione dal suo compagno, padre dei due bambini, e ieri ha deciso di farla finita.

 

L'ex compagno, che era tornato a vivere a San Casciano Val di Pesa, ha confermato la fine della relazione  nel lungo interrogatorio della scorsa notte.

 

La donna, in preda a una crescente disperazione avrebbe prima sedato i figli e poi, dopo avere raggiunto la strada poderale alla periferia di Santo Pietro a Belvedere, avrebbe cosparso di benzina l'abitacolo della sua Bmw, si sarebbe sistemata sul sedile posteriore in mezzo ai suoi figli, li avrebbe abbracciati e appiccato il fuoco. Le ultime risposte scientifiche dovrebbero arrivare dall'autopsia e dagli esami tossicologici disposti dal pm e che saranno effettuati martedi' prossimo. I tre biglietti sarebbero stati ritrovati a casa della donna.

 

LA DISPERAZIONE DEL MARITO

Bruno Pucci, il marito della donna e padre dei due figli  quando la notte scorsa  è  entrato nella casa a Quattro strade, frazione di Lari (Pisa), lasciata vuota da Simona e dai piccoli Lapo e Letizia di 3 e 11 anni e non ha retto alla disperazione. ''Non e' possibile, non e' possibile'',  ha cominciato a urlare.

 

L'uomo di trentacinquenne anni, che gestisce una pasticceria a Prato, e' andato nell'abitazione dopo aver lasciato la caserma dei carabinieri di Ponsacco dove e' sentito a lungo dal pm Antonio Giaconi.
I vicini di casa della famiglia raccontano che Simona Alessandroni ieri mattina si era incontrata con Bruno Pucci nella casa, in via Rossini, dove la coppia aveva vissuto insieme dal 2009 in via Rossini a Quattro Strade, nel comune di Lari (Pisa).

 

Secondo la loro testimonianza, la donna era uscita presto la mattina. Poco dopo era arrivato l'uomo che ha atteso il rientro della compagna e quando i due si sono riuniti davanti a casa hanno parlottato un po' per poi
ripartire su auto differenti. Gli stessi vicini riferiscono di un clima familiare abbastanza tranquillo, salvo qualche giorno fa, quando e' avvenuta una lite fra i due con urla e parolacce ben udibili dal vicinato. Simona Alessandroni,
secondo i vicini, era molto premurosa con i bambini, ma dava l'impressione di essere stanca, provata dal dover gestire i figli praticamente da sola.


Un caso simile di omicidio-suicidio, ipotesi ritenuta la piu' probabile dagli inquirenti, avvenne tre anni fa, sempre a Pisa, dove lungo l'argine dell'Arno furono trovati i corpi carbonizzati di Simone Parola, un ex fantino pisano di 39
anni, e dei due figli di 7 e 3 anni.
Le indagini appurarono che l'uomo, dopo aver stordito i due bambini con un martello, si dette fuoco insieme a loro. Un atto di follia legato, questa la spiegazione di allora, alla separazione dalla
madre dei due bambini.

 

IL FRATELLO DELLA DONNA  DEPONE  TRE ROSE SUL LUOGO DELLA TRAGEDIA

Tre rose rosse con un biglietto con su scritto 'sarete sempre tutti e tre nel mio cuore' e' stato lasciato dal fratello di Simona Alessandroni nel luogo della tragedia.

Affranto, l'uomo ha chiesto a cameraman e fotografi presenti sul posto di non essere ripreso e non ha rilasciato dichiarazioni.

 

TESTIMONIANZE

Uno dei primi testimoni ad arrivare vicino all'auto in fiamme, ieri pomeriggio, ha raccontato che c'era un estintore da auto buttato a terra. La procura di Pisa ha confermato questo elemento, spiegando che molto probabilmente potrebbe essere stata la donna a gettarlo fuori dall'abitacolo per non avere la tentazione di usarlo.