Prato, 26 aprile 2011 - I residenti di Chiesanuova si mobilitano contro la Circoscrizione Nord. Il comitato di via Tirso infatti dopo aver raccolto quasi mille firme per chiedere lo stop alle modifiche della viabilità (senso unico sia in via Tirso che in via Tagliamento) proposte dalla commissione circoscrizionale ai lavori pubblici, adesso sta ultimando l'esposto alla Procura della Repubblica.
"Siamo pronti a tutto pur di impedire la realizzazione di questo provvedimento illogico - dicono i promotori dell'atto - e finora abbiamo già ottenuto oltre 300 adesioni all'esposto". La gestione della vicenda della viabilità di via Tirso e via Tagliamento, con il presidente di quartiere Alberto Manzan che si è detto pronto ad annullare il provvedimento, ha nel frattempo scatenato la rabbia di un altro comitato, quello di Chiesanuova, creato nel 2000.
"Sono anni che chiediamo appoggio al presidente Manzan nelle nostre battaglie in fatto di viabilità e sicurezza, ma non abbiamo mai ricevuto una risposta affermativa - si legge in una nota - Sul caso di via Tirso invece Manzan si è subito mostrato disposto a bloccare i lavori. Perché? Ci sono forse cittadini privilegiati a Chiesanuova?".
Nell'intervento il comitato si sofferma anche sulla spesa di 9 mila euro per modificare la viabilità. "Adesso chi restituirà questi soldi pubblici spesi in maniera inutile? - conclude la nota - ci auguriamo che lo stesso Manzan contribuisca a risarcire i cittadini e le casse comunali".
Non nasconde un certo disappunto per l'evolversi della vicenda lo stesso Manzan che rimanda con forza al mittente tutte le accuse di mancata imparzialità. “In via Tirso abbiamo deciso di fermare il provvedimento viste le difficoltà vissute dai residenti – spiega – e soprattutto perché c'era la possibilità di trovare una soluzione ulteriore. In altri casi in passato, invece, non c'erano opportunità di cambiamento. Nel caso specifico di via Tirso inoltre stiamo pensando ad una soluzione che riproponga il doppio senso fino all'incrocio con via Busento, provando a limitare al massimo i disagi. La richiesta deve però ottenere il consenso definitivo dell'ufficio comunale al traffico”. La guerra, insomma, è aperta ma c'è anche il tentativo di trovare una soluzione.
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