Prato, 18 novembre 2010 - Arrestati per concorso in usura due coniugi italiani che praticavano lo strozzinaggio a consumatori di cocaina o persone in difficolta' economica, applicando tassi di interesse dal 60 fino al 600%. L'operazione anti-usura del nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Prato, coordinata dal sostituto procuratore Laura Canovai, e' nata nel luglio scorso dalla denuncia presentata da una delle vittime.

 

L'indagine ha scoperto la ''trappola'' organizzata dalla coppia che da anni riforniva di cocaina consumatori benestanti di Prato e Pistoia. Quando uno dei 'clienti' raggiungeva un debito elevato, i due si trasformavano in strozzini facendo firmare cambiali in bianco al debitore. In un caso, per un ammontare di 50.000 euro maturato con l'acquisto della droga, la vittima aveva firmato 400 cambiali per un importo totale di 200.000 euro.
Oltre ai consumatori di droga, i due avevano allargato il loro giro prestando denaro a persone in difficolta' economiche, applicando la stessa tecnica. I due usurai si riservavano di rivalersi sugli immobili di proprieta' del debitore o dei suoi familiari, anche se si trattava dell'unica casa di proprieta'.

 

La consulenza legale in questi casi era affidata all'avvocato di fiducia della coppia, il cui studio e' stato perquisito. L'uomo, un 42enne di Prato con precedenti per spaccio di stupefacenti, e' ora in carcere mentre la moglie, 38enne pistoiese, e' agli arresti domiciliari. Ai due, che risultano nullafacenti, sono stati sequestrati beni per oltre un milione di euro tra immobili, vetture e conti correnti bancari. Le vittime accertate sono quattro, ulteriori accertamenti sono in corso su altri 13 casi.