Prato, 7 aprile 2010 - Circa mille persone hanno partecipato oggi pomeriggio ai funerali di Riccardo Berti, il direttore di GR Parlamento e condirettore del GR3 scomparso a 64 anni, il mattino di domenica 4 aprile dopo una malattia.
Anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Paolo Bonaiuti, ha voluto salutare la famiglia di Riccardo Berti.
Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio è andato, prima dell'inizio della cerimonia, a rendere omaggio alla salma di Berti.
Bonaiuti ha portato le sue parole di condoglianza e di conforto prima di lasciare il complesso della Basilica di San Francesco dove, dopo pochi minuti, sarebbero iniziati i funerali. Durante la cerimonia la bara di Berti è stata sistemata davanti all'altare maggiore della chiesa. Sopra i familiari anno voluto che ci fossero la vecchia macchina da scrivere Olivetti del direttore ed una fotografia.
Tanti i colleghi di tutte le testate giornalistiche della Toscana venuti a rendere omaggio a Berti, in particolare de 'La Nazione' e de 'Il Giornale della Toscana', gli ultimi due quotidiani da lui diretti
prima dell'approdo in Rai. Presente anche il sindaco di Prato, Roberto Cenni.
C'erano anche i deputati del Pdl Riccardo Mazzoni, Alessio Bonciani e Debora Bergamini, il deputato dell'Udc Francesco Bosi e il senatore del Pdl Paolo Amato. In rappresentanza del Comune di Firenze, l'assessore Massimo Mattei. Numerosi gli uomini politici toscani e pratesi che hanno assistito alle esequie. Tra i giornalisti, il direttore de 'La Nazione' Giuseppe Mascambruno, de 'Il giornale della Toscana' Gianluca Tenti, de 'Il Corriere Fiorentino' Paolo Ermini.
Alla bara è stato reso il picchetto d'onore da parte di due vigili del fuoco, corpo al quale Berti era particolarmente legato e su cui aveva scritto un libro. Al termine del rito religioso, Riccardo Berti è stato ricordato da amici e colleghi, e dai figli Chiara e Matteo.
Le offerte raccolte durante la messa verranno devolute alla Caritas di Prato, città natale di Riccardo Berti, a cui era sempre rimasto molto legato e in cui aveva iniziato la carriera di giornalista a 'La Nazione'.
Al termine della cerimonia, dando seguito ad una volontà dello stesso Riccardo Berti, il suono di una cornamusa ha accompagnato l'uscita del feretro dalla chiesa.
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