Prato, 9 gennaio 2010 - 'Ocché banda ella'. Non è solo un modo di dire pratese fino al midollo, adesso è anche il titolo di una commedia che potrebbe aiutare il Politeama. Questo almeno è l’obiettivo della compagnia dei medici pratesi «Camici miei» (ex G.a.m) che insieme al Lions club Castello dell’Imperatore, che si occupa della promozione, ha deciso di rispondere all’appello lanciato dalla presidente del teatro Roberta Betti per recuperare il «ridotto» del Politeama, una sfida nella sfida che richiede tanti soldi e molti impegno. L’impegno questa volta ce lo metteranno dottori, farmacisti e soci del Lions, i soldi, lo sperano tutti, dovranno arrivare dai pratesi attraverso la vendita dei biglietti che saranno disponibili in teatro dal 23 gennaio. Si può chiamare anche il numero 345.08.09.448.

 

La commedia, fin dal titolo, è sinonimo di divertimento e se poi la firma sul copione e sulla regia è quella di Rodolfo Betti non ci sono più dubbi: «Lo spettacolo dura un paio d’ore ed è fatto di sketch e monologhi più le canzoni di Claudio Azzini — spiega proprio Betti — Metteremo in scena situazioni divertenti e persino agli ultimi giorni di Napoleone». La commedia è in programma al Politeama il 5 e 6 febbraio a partire dalle 21,15 e l’incasso, tolte le spese, sarà destinato completamente al progetto di restauro del ridotto. Attori e collaboratori si stanno impegnando dopocena da oltre un anno e assicurano che ci sarà da divertirsi: «Ora però vogliamo fare il pieno», lancia un appello alla città Giuseppina Rinaldi, presidente del Lions club Castello dell’Imperatore.

 

Enrico Albini, invece, medico e consigliere comunale, sottolinea come i «Camici miei» siano pronti a fare beneficenza per chiunque abbia bisogno: «In passato è già successo e anche questa volta porteremo lo spettacolo in giro per la provincia e non solo. Dopo Prato, dove potremmo fare anche delle repliche, andremo a Firenze, due volte, e a Poggio a Caiano. Siamo disponibili ad aiutare enti e associazioni attraverso gli incassi».

 

Dal canto suo Roberta Betti più che divertita è commossa. Finora il suo appello, lanciato da «La Nazione», ha fruttato 5mila euro, ma lei non è abbattuta: «La crisi si è fatta sentire, la città in questo momento è in difficoltà e non può dare di più. Però nessuno ci ha dimenticato. La vigilia di Natale sono venuti da me due fidanzatini di 20 anni, precari, e mi hanno messo in mano una busta con un biglietto d’auguri e 200 euro: invece di farsi il regalo avevano deciso di aiutare il Politeama. Una pensionata invece pochi giorni fa è entrata e mi ha dato 50 euro. Sono rimasta sorpresa, ma lei ha insistito perché li prendessi. Non solo, il teatro è in crisi ovunque ma noi abbiamo aumentato gli abbonamenti. Adesso ecco la commedia: questa è Prato».