Natale e Santo Stefano, la città si prepara alla doppia festa

Messa in carcere, pranzo coi poveri, ostensione. Il Natale nelle parrocchie pratesi

L'ostensione dal pulpito di Donatello (foto Pecchioli/Attalmi)

L'ostensione dal pulpito di Donatello (foto Pecchioli/Attalmi)

Prato, 22 dicembre 2017 - Le chiese e parrocchie di Prato sono pronte a celebrare la veglia solenne nella notte di Natale. Per il vescovo Franco Agostinelli anche quest’anno il giorno della Natività si apre con la celebrazione della messa nel carcere della Dogaia per i detenuti. Mentre nel giorno della vigilia monsignor Agostinelli porterà il suo saluto agli operatori dell’Associazione La Pira impegnati a preparare il tradizionale pranzo natalizio per i poveri della città (quest’anno sarà negli spazi dell’associazione in via del Carmine e non nella chiesa di San Bartolomeo).

Domenica 24 dicembre a sera in tutte le chiese di Prato si celebra la messa nella notte di Natale, in cattedrale si comincia alle 23 con l’Ufficio delle Letture. Il giorno successivo, lunedì 25 dicembre, in duomo il pomeriggio di Natale è tipicamente pratese con l’ostensione del Sacro Cingolo e l’esposizione della reliquia di Santo Stefano al termine dei vespri solenni delle ore 17.

Martedì 26 dicembre si rinnova l’appuntamento con la festa patronale: il pontificale teletrasmesso in diretta su Tv Prato comincerà alle 10. In questo giorno vengono proclamati i vincitori del Premio Santo Stefano, il riconoscimento che la città consegna alle aziende virtuose del distretto pratese.

Il calendario con tutte le celebrazioni e gli eventi in programma in cattedrale.

Domenica 24 dicembre. Vigilia di Natale

Ore 19: messa della vigilia di Natale;

ore 23: Ufficio delle Letture a cui seguirà la messa della Natività. Celebra il vescovo, monsignor Franco Agostinelli.

Lunedì 25 dicembre. Santo Natale e Ostensione

Al mattino, alle 8,30, Agostinelli sarà al carcere della Dogaia per celebrare la messa di Natale per tutti i detenuti.

In cattedrale messe alle ore 7,30 - 9 - 10,30 - 12 - 19;

ore 10,30: solenne pontificale celebrato dal Vescovo;

ore 16: musiche d’organo, esegue il maestro Romano Faldi.

Alle 17 mons. Agostinelli guiderà il canto dei Vespri e al termine officerà l’ostensione del Sacro Cingolo, all’interno del duomo e dal pulpito di Donatello, per tutti i fedeli della città. A seguire l’esposizione del «sasso» di Santo Stefano. In processione sarà portato, dalla Cappella del Sacro Cingolo all’altare maggiore, il reliquiario contenente il sasso che la tradizione vuole sia stato uno di quelli con cui fu lapidato il Santo patrono di Prato.

Martedì 26 dicembre. Santo Stefano, patrono di Prato

Alle 10 in cattedrale si tiene il solenne pontificale presieduto dal Vescovo e concelebrato dai sacerdoti diocesani. Partecipano le autorità cittadine e i rappresentanti dei Comuni facenti parte del territorio diocesano e le forze dell’ordine. Presta servizio la Cappella musicale della cattedrale. Alla messa monsignor Agostinelli ha invitato tutti i chierichetti delle parrocchie pratesi a prestare servizio liturgico. La celebrazione sarà teletrasmessa in diretta da Tv Prato. Al termine della messa monsignor Agostinelli, a nome del Comitato promotore formato da Diocesi, Comune e Provincia di Prato, Fondazione Cassa di Risparmio e Camera di Commercio, annuncerà i nomi delle aziende vincitrici della ottava edizione del premio Santo Stefano per la tenuta del lavoro a Prato. Il riconoscimento, chiamato anche «Stefanino d’oro», viene consegnato a quelle aziende, non solo del comparto tessile, che si sono contraddistinte per «la cultura e l’operosità, capaci di fare impresa in modo etico e rispettoso dei valori del lavoro e della concorrenza», come si legge nello statuto del premio.

Alle 16, musiche d’organo

Alle 17 recita dei Vespri Solenni e reposizione della reliquia di Santo Stefano. Durante le celebrazioni presta servizio la Cappella musicale della Cattedrale diretta dal maestro Paolo Fissi e dal canonico Marco Pratesi; all’organo la professoressa Pina Sauro. In duomo, durante tutte le celebrazioni, sono a disposizione sacerdoti per il sacramento della riconciliazione.