Giornate del Fai a Prato, visite alla scoperta del conservatorio e non solo

L'appuntamento insieme al Fondo Ambiente Italiano per il weekend del 25 e 26 marzo

Il Conservatorio di San Niccolò

Il Conservatorio di San Niccolò

Prato, 18 marzo 2017 - Tutto pronto anche a Prato per le Giornate del Fai 2017. Il Fondo Ambiente Italiano come ogni anno organizza due giornate (in questo caso nel weekend del 25 e 26 marzo) alla scoperta di alcuni scrigni preziosi dal punto di vista artistico e culturale. Un modo per riscoprire le città e conoscere luoghi che difficilmente sarebbe possibile visitare in altro modo. Anche i comuni di Prato e Montemurlo partecipano con delle visite a luoghi speciali. E saranno i giovani delle scuole a fare da ciceroni al pubblico. Ma ecco le schede dei luoghi visitabili a Prato e Montemurlo con le relative schede del Fai. 

Conservatorio San Niccolò (piazza cardinale Niccolò) - Il convento di San Niccolò, suggestivo complesso domenicano fondato nel 1323 per volontà del cardinale domenicano Niccolò Albertini da Prato, ha subito nei secoli XVII e XVIII, rilevanti modifiche ed è stato arricchito da varie redazioni pittoriche . Nel 1785 il Granduca Pietro Leopoldo di Lorena istituisce al suo interno un Conservatorio per l’educazione femminile, introducendovi, accanto a quella monastica, una funzione didattica mai interrotta. Il peculiare fascino del complesso risiede proprio nella conservazione delle molteplici stratificazioni e del raffinato patrimonio storico- artistico.Visita eccezionale alla celle di clausura. Orario visite: sabato 15-17.30, domenica 10-12.30 / 14.30-19.30. Guide: visite a cura degli Apprendisti Ciceroni: Liceo Scientifico Conservatorio “San Niccolò”.

Ospedale della Misericordia e Dolce e la sua piazza (piazza Ospedale) - Lo spedale di San Silvestro o di Dolce (dal nome del fondatore Dolce de' Mazzamuti) fu istituito alla fine del secolo XIII, insieme con le altre tre strutture pratesi destinate all'assistenza e beneficenza ai bisognosi: gli ospedali della Misericordia, del Ceppo Vecchio e Nuovo. Con il sacco di Prato da parte delle truppe spagnole (1512) e ad una epidemia di peste (1526), l'ospedale fu chiuso per ordine del Granduca Cosimo II de' Medici. Riaperto nel giugno 1545 fu unito a quello della Misericordia. Nella prima metà dell'Ottocento fu descritto da Emanuele Repetti come un luogo "situato in un angolo appartato della città in mezzo a spaziosi orti ed in tranquillo e ventilato soggiorno". Orario visite: sabato 15-17.30, domenica 10-12.30, 14.30-17.30. Guide: Visite a cura delle storiche dell'arte di "Artemia" e degli Apprendisti Ciceroni: Convitto Nazionale "Cicognini".

Museo di Palazzo Pretorio (piazza del Comune) Visita riservata a iscritti Fai, iscrizioni possibili in loco - Il Museo di Palazzo Pretorio racconta la storia della città attraverso le opere esposte e molte tra queste provengono dall’antico Ospedale della Misericordia e Dolce: un patrimonio ricchissimo di cui fanno parte, tra l’altro, dipinti di Bernardo Daddi, di Giovanni da Milano, del Poppi, a sottolineare il ruolo determinante dell’antica istituzione pratese nella committenza artistica cittadina. Partendo dalla terrazza belvedere con la suggestiva veduta della città e del restaurato Palazzo degli Spedalinghi la visita prosegue attraverso le opere del museo, tra cui l'antica spezzeria, donate dall’Ospedale. Orario visite: venerdì 17.30. Guida: visite a cura della Conservatrice del Museo, dott.ssa Rita Iacopino.

Montemurlo, la villa del barone, cantiere di restauro (via Baronese) - Salendo per la vecchia via detta di 'Bagnolo di sopra' si giunge alla villa del Barone. Solitamente non visitabile, la Villa è una delle più belle della zona e la più imponente, simbolo dello stato sociale del suo commitente: Bartolomeo -detto Baccio- Valori che nella prima metà del XVI secolo, dichiarato senatore del nuovo principato mediceo di Alessandro, dà l'avvio ai lavori che si susseguono col tempo e col cambio di proprietari: i Panciatichi -fiorentini-, i Rossi di Parma, i Tempi di Firenze e infine il pittore Cristiano Banti (1824-1904). La Villa ,circondata da un ampio giardino, ha un aspetto maestoso nonostate i gravi danni del tempo e dei vandali. Ora è in restauro. Orario visite: sabato 14.30-17, domenica 10-17. Guide: a cura degli Apprendisti Ciceroni: Liceo Livi - Brunelleschi e storici dell'arte