{{IMG_SX}}Prato, 5 maggio 2007 - Erano accaniti fumatori (20-30 sigarette al giorno), ma mai pansavano che quel dolore al ginocchio tanto fastidioso poteva 'salvargli' la vita. Così, grazie all’occhio clinico di medici scrupolosi ed esperti, ora possono raccontare come hanno messo piede improvvisamente nel tunnel di uno dei tumori più micidiali e ne sono usciti dopo oltre 40 settimane guariti e in buonissime condizioni di salute.

 

Sono cinque pratesi, due commercianti, un autista, due operai, che ora hanno smesso di fumare e non finiranno mai di ringraziare i medici dell’Unità operativa di Medicina II del Misericordia e Dolce, diretta da Fabrizio Cantini, che è riuscita da quel semplice dolore al ginocchio ad individuare e a curare, con l’operazione, una sindrome paraneoplastica mai descritta in precedenza. Da questa eseprienza clinica è venuto fuori uno studio innovativo e unico di grande valenza internazionale.

 

Nell’arco di cinque anni, dal 2000 al 2005, sono stati esaminati 296 pazienti che si sono presentati all’ambulatorio di reumatologia di Medicina II con artrite isolata al ginocchio. Su cinque di questi pazienti, regolarmente seguiti, l’artrite al ginocchio era sintomo del carcinoma polmonare. In questi pazienti il tumore era in fase precoce tale da permettere l’asportazione chirurgica. Così è stato: è stato asportato una piccola porzione di polmone. Il tumore non c’è più e nemmeno il dolore al ginocchio.

 

"C’era qualcosa di strano in questi cinque pazienti rispetto alla manifestazioni usuali di dolore al ginocchio- racconta Cantini - E’ stato l’occhio clinico a portarci ai sospetti del tumore. Gli esami diagnostici ce lo hanno confermato". Da allora è scattata la fase ’interventistica’: operazione e verifica delle condizioni di salute. I cinque uomini tra i 55 e i 62 anni hanno vinto la battaglia contro il tumore silente. "Il dato rilevante è che i pazienti non avevano mai manifestato sintomi riconducibili direttamente ad un tumore maligno. Nel carcinoma polmonare, la diagnosi precoce e la sua operabilità sono fondamentali per la sopravvivenza del paziente in quanto il tumore risponde scarsamente ai trattamenti chemioterapici" spiega ancora Cantini.

 

Lo studio dal titolo 'Isolated knee monoarthritis heraoding resectable non small-cell lung cancer. A paraneoplastic sindrome not previously decribed', sarà pubblicato sulla rivista ufficiale della Società Europea di Reumatologia “Annals of the Rheumatic Diseases”. Gli autori sono Fabrizio Cantini, Laura Niccoli, Carlotta Nannini, Daniela Chiniamo, Michele Bertoni, Emanuele Cassarà. "E’ stato fatto un grande lavoro di gruppo - conclude Cantini - un grazie ai medici che lavorano con me e all’Asl che ci ha permesso di lavorare al meglio".