"Sono arrivato qui perché c’è Giovannini"

Calcio serie C, parla Catanese, il nuovo centrocampista: "E’ stato parecchio convincente proponendomi un progetto serio" .

Richiestissimo sul mercato, Giovanni Catanese, nato a Reggio Calabria il 3 gennaio 1993, è diventato uno dei nuovi volti del Pontedera. Qui il centrocampista vivrà la sua seconda stagione consecutiva in terza serie.

Catanese ci racconta la sua vita calcistica?

"Ho fatto tutte le giovanili nella Reggina al termine delle quali ho firmato un contratto di 4 anni. Nella prima squadra della mia città però non ho mai giocato, sono sempre andato in prestito in club che militavano nell’allora Seconda divisione, come Lamezia, Cuneo e Tuttocuoio, giocando quindi già nello stadio del Pontedera. In D invece no militato in Potenza, Leonfortese, Foligno, Ghivizzano e nelle ultime tre stagioni alla Pianese dove abbiamo conquistato la promozione in C".

C’è tanta Toscana nella sua carriera, come mai?

"Perché qui mi trovo bene, per cui come posso scegliere la preferisco ad altre soluzioni, magari anche più vantaggiose economicamente".

E’ accaduto anche col Pontedera?

"Diciamo in parte sì. Nel senso che avevo richieste da altri club di serie C, ma in questo caso più che la dislocazione geografica ha inciso il direttore Giovannini. E’ stato parecchio convincente proponendomi un progetto serio. Ho capito subito che persona è lui e la professionalità della società. Cosa che già mi avevano detto parecchie persone che sono state a Pontedera".

Ha firmato un contratto biennale, vero?

"Sì, mi sono legato per due anni".

Lei arriva da una retrocessione incredibile con la Pianese: nel ritorno dei playout vi siete fatti rimontare due gol di vantaggio nell’ultima mezzora da una Pergolettese rimasta in dieci. Cosa è accaduto?

"Guardi, è stata una cosa incredibile, che ancora oggi si fatica a capire. Forse ha pesato il fatto di aver avuto solo pochi giorni per preparare gli spareggi, per di più con un nuovo allenatore (Catalano per Masi, ndr). Fatto sta che siamo retrocessi nonostante un campionato disputato in zona playout solo nelle ultime tre partite...".

Lei in un centrocampo a 5 che ruolo occupa?

"Preferibilmente mezzala sinistra. Però posso agire anche da mezzala destra o da trequartista. Diciamo che sono versatile".

Coltiva altre passioni oltre al calcio?

"D’estate mi piace giocare a tennis e mi tengo in movimento correndo. Ma non ho uno sport che mi piace oltre al calcio".

Ha una squadra per cui tifa?

"Simpatizzo per la Juventus, ma non sono un tifoso accanito".

Che titolo di studio ha?

"Diploma di liceo scientifico".

Cosa pensa di fare una volta smesso con il calcio?

"Vorrei allenare i giovani. Ho fatto un po’ di esperienza nella Pianese, dove sono stato collaboratore in una squadra di ragazzi e mi è piaciuto".

Ai tifosi del Pontedera invece che promessa rivolge?

"Beh, intanto dico per me questa è un’esperienza nuova e come tale è sempre accompagnata da emozione. Per il resto spero di disputare un ottimo campionato, magari segnando qualche gol in più dei 3-4 che faccio di solito. Augurandomi che possano servire alla squadra per ripetere la buona stagione scorsa".

Stefano Lemmi