"Quest’anno? Gran fatica anche fuori dal campo"

Pontedera, Giovannini si prepara alla nuova stagione. Ma ci sono vari aspetti da fronteggiare: il Covid, il cambio societario e i lavori allo stadio

Trentotto tappe per una salvezza. Il conto alla rovescia è già iniziato in casa Pontedera e anche se prima dello start al campionato c’è in programma la gara di Tim Cup con l’Arezzo – mercoledì prossimo alle 17 a Piancastagnaio - il pensiero è già proiettato alla trasferta di Olbia che inaugura la nona stagione consecutiva tra i professionisti, ottava in terza serie, per i granata. Ed è proprio questo pluri-consolidato passato che permette al direttore generale Paolo Giovannini un’analisi fiduciosa sul primo torneo del terzo decennio. Anche se il dirigente del Pontedera non si sbilancia nello stilare una griglia di partenza che metta in fila le qualità dei 20 club del girone A: "Non la vedo una griglia per il Pontedera per il semplice fatto che il girone è il solito come da diversi anni a questa parte e perché noi vi partecipiamo ormai da 9 stagioni sempre con lo stesso concetto di squadra formata da giocatori over di qualità e giovani che hanno voglia di emergere. Quello che alla fine mi interessa è stare in categoria e cercare di vincere più partite possibile la domenica centrando una salvezza tranquilla". Ma per quello che è successo a livello sanitario – l’esplosione del coronavirus – e per come stano ancora andando le cose, stavolta ci sarà da sudare anche lontano dal rettangolo di gioco.

"Per come è partita – riprende Giovannini – sembra una stagione più complicata dal punto di vista gestionale. Per quello che è il mio pensiero, ma come del resto potevamo immaginare, si sta andando verso un’annata nella quale si deve correre tanto per tamponare problematiche di ogni genere e che hanno già iniziato a verificarsi: dal cambio societario al farsi trovare pronti con i lavori allo stadio per il 4 ottobre (giorno di Pontedera-Piacenza, ndr) fino alla gestione di questa positività da Covid che ci fa essere un po’ la società-pilota viste le numerose telefonate che mi arrivano da addetti ai lavori per sapere come muoversi in situazioni simili. Insomma, è tutto un rincorrere senza mai fermarsi e che se da una parte può creare preoccupazione, dall’altra è sinonimo della volontà, manifestata da tutte le componenti, a cominciare dall’ amministrazione comunale, per passare ai tifosi, alla città e al sottoscritto, di mantenere il Pontedera in un campionato professionistico". "Credo perciò – conclude il direttore generale granata – che sarà una stagione impegnativa soprattutto fuori dal campo, ma non ci stiamo facendo trovare impreparati. Anzi, ci stiamo aiutando a vicenda per superare nel migliore dei modi questa fase in un periodo già cruciale". Stefano Lemmi