Pontedera, un punto per rialzare la testa

Pareggio senza reti allo stadio Mannucci contro la Lucchese. Un risultato che cura le ferite del pesante tonfo ad Ancona

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PONTEDERA

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LUCCHESE

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PONTEDERA (3-4-2-1): Stancampiano; Marcandalli (42’ st Bonfanti), Martinelli, Espeche; Perretta, Ladinetti, Catanese, Aurelio; Benedetti (24’ st Fantacci), Cioffi (31’ st Guidi); Nicastro (42’ st Mutton). A disp: Vivoli, Tonelli, Di Bella, Izzillo, De Ioannon, Markosian, Tripoli. All. Canzi.

LUCCHESE (4-3-2-1): Cucchietti; Quirini, Tiritiello, Benassai, Alagna; Mastalli, Franco (35’ pt Tumbarello, 38’ st Visconti), D’Alena; Bruzzaniti, Rizzo Pinna (10’ st Panico); Bianchimano (10’ st Ravasio). A disp: Coletta, Galletti, Maddaloni, Ferro, Bachini, Romero, D’Ancona, Catania, Merletti, Di Quinzio. All. Maraia.

Arbitro: Andreano di Prato.

Note: spettatori 1102; ammoniti Catanese, Ladinetti, Marcandalli, D’Alena; angoli 5 a 1.

Pontedera -Un punto per ripartire. Sei giorni dopo il pesante tonfo – soprattutto per la preoccupante involuzione tecnica e tattica – di Ancona, il Pontedera contro la Lucchese ha saputo risollevare la testa. Non è riuscito a farlo del tutto (e questo gli è costato lo slittamento dal quinto al sesto posto in classifica) ma si è comunque rimesso in cammino grazie ad uno 0-0 che significa essere tornato a non subire gol dopo sette giornate ed essere uscito dal terreno di gioco – tra gli applausi del Mannucci – con il quinto clean sheet in 22 turni.

Fosse stato un incontro di boxe il primo tempo senza dubbio se lo sarebbe aggiudicato il Pontedera ai punti. Dopo i primissimi minuti iniziali più timorosi (forse c’erano sempre le scorie del 3-0 sull’Adriatico da smaltire) la squadra di Canzi è riuscita a distendersi conquistando metri, anche grazie alle geometrie del rientrato Ladinetti, capace di dettare i tempi e i ritmi alla manovra dei locali, pur se non è riuscita a tradurre in gol la mole di gioco. Due volte i granata hanno messo nel mirino la porta lucchese, ma se nella prima Perretta ha calciato debolmente consentendo la parata distesa di Cucchietti (18’), nella seconda, in pieno recupero, l’estremo difensore ospite si è superato alzando sopra la traversa un’inzuccata di Aurelio (49’). Con Martinelli a francobollare l’ex compagno di squadra alla Viterbese, Bianchimano (187 centimetri di altezza l’uno, 196 l’altro), il giovane Marcandalli (alla terza da titolare) a marcare il temuto Rizzo Pinna e l’ex Espeche a stoppare lo sgusciante Bruzzaniti, nell’area pontederese Stancampiano è stato invece spettatore non pagante per l’intera frazione. Una situazione che poco dopo l’inizio della ripresa ha convinto Maraia a sostituire i primi due attaccanti e in effetti con l’ingresso di Ravasio e Panico (fresco acquisto) il Pontedera ha avuto qualche apprensione in più soprattutto per la nuova rapidità di dialogo degli avversari. Niente di trascendentale, considerando che la prima parata Stancampiano l’ha effettuata dopo 19’ su un destro da fuori di Tiritiello e l’altra al 38’ su un’inzuccata dell’ex Benassai , ma sufficiente per impensierire maggiormente Catanese e compagni, che non sono più riusciti ad avvicinarsi seriamente alla porta di Cucchietti, badando, e riuscendo, a conservare il pari. Quanto basta per ritenere quello di Ancona un "semplice" incidente di percorso.

Stefano Lemmi