Pontedera, nessuna sorpresa dal girone

Calcio, i granata per la quinta volta nel gruppo A. E oggi saranno svelati i calendari. Il primo match di Coppa sarà in “casa“ a Piancastagnaio

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Pontedera ancora nel girone A per il quinto anno di fila. Com’era previsto non ci sono state sorprese per i granata nel sorteggio dei raggruppamenti di serie C effettuato ieri. I 19 avversari sono quelli che ci si aspettava. Ossia: 14 dell’anno scorso (Albinoleffe, Alessandria, Carrarese, Como, Giana Erminio, Juventus U23, Lecco, Novara, Olbia, Pergolettese, Pistoiese, Pro Patria, Pro Vercelli, Renate) 1 retrocesso dalla B (Livorno), 3 promossi dalla D (Grosseto, Lucchese, Pro Sesto) e 1 spostato dal girone B (Piacenza). Oggi invece saranno resi noti i calendari, che verranno trasmessi in diretta su Raisport a partire dalle 17. Intanto il Pontedera ha scelto la sede per la disputa della gara del primo turno preliminare di Tim Cup contro l’Arezzo che i granata devono disputare in casa non potendo disporre del Mannucci: sarà Piancastagnaio, il terreno della Pianese, che è stato completamente rinnovato – è in sintetico - dopo un anno di lavori (come ricorderete, i senesi hanno giocato le loro gare interne a Grosseto) e che quindi sarà inaugurato con una partita ufficiale proprio dalla squadra di Maraia (inizio alle 17). Tornando alle vicende attuali e tenendo ben incrociate le dita per il futuro, anche il giro di tamponi effettuati lunedì ha dato esito negativo per tutti (il responso è arrivato ieri). Il Pontedera può così continuare ad allenarsi in gruppo e ora deve solo attendere che anche i due calciatori risultati positivi al tampone di venerdì scorso e che si sottoporranno allo stesso controllo al termine dell’isolamento di 14 giorni cui sono obbligati, diventino negativi al Covid.

Per adesso, mentre staff e squadra continuano tutti insieme a muoversi soltanto nel tragitto agriturismo-stadio-agriturismo, i due sono confinati nelle loro abitazioni fino al termine della quarantena (presumibilmente il 25 settembre) e potranno rientrare col gruppo dopo esser risultati negativi a due tamponi consecutivi. A quel punto tutto all’interno della "bolla" granata riprenderà ad essere normale e tutti i calciatori potranno tornare a svolgere vita regolare, con i tamponi che riprenderanno ad essere effettuati con la cadenza standard prevista dal protocollo sanitario di uno ogni 4 giorni (e non ogni 2 giorni come adesso in questa particolare situazione). E’ notizia di ieri però che a margine del consiglio federale il presidente della Figc Gabriele Gravina abbia espresso la volontà di chiedere un allentamento delle misure di controllo "perché – ha affermato – un tampone ogni 4 giorni è insostenibile". Dal 17 agosto ad oggi, quindi in un mese di lavoro, il Pontedera ne ha effettuati almeno dieci a tutto il gruppo, per un costo stimato, probabilmente per difetto, di almeno 25 mila euro (solo di tamponi). Pensare di andare avanti così fino a maggio (almeno), cioè per altri 8 mesi, è in effetti dura per le casse di qualunque club, anche nel caso in cui non si verificassero più casi di positività. Nei prossimi giorni sempre in sede di consiglio federale verrà discussa anche la necessità di provvedere ad una graduale riapertura degli stadi ai tifosi.

Stefano Lemmi