Pontedera, la superiorità spiegata coi numeri

Dallo spirito offensivo al possesso fino ai duelli vinti e ai palloni recuperati: i granata fanno registrare dati positivi sotto tutti gli aspetti

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Una squadra votata all’offensiva. Questo è ormai il marchio di fabbrica del Pontedera targato Canzi. Oltre ai risultati del campo, che da otto turni a questa parte hanno visto la squadra granata uscire dal terreno di gioco sempre con almeno un gol segnato (ma mai più di due…) a testimoniare questa peculiarità sono i numeri con i quali vengono analizzate le singole partite. E anche dal derby di Montevarchi sono arrivate informazioni incoraggianti per Nicastro e soci, da confermare per la sfida di domani, al Mannucci contro la Fermana. Contro i valdarnesi, che dopo le dimissioni post partita di Malotti, da ieri si sono affidati a Banchini, il Pontedera è stato superiore nelle statistiche più significative.

Come ad esempio il possesso-palla, che lo ha visto imporsi con il 58% (dato mantenuto in entrambi i tempi) contro il 42%, con un picco massimo del 65% raggiunto nel quarto d’ora conclusivo della prima frazione di gara. Granata superiori anche nei duelli, dei cui 168 totali ne hanno vinti 93, ossia il 55%, lasciando ai padroni di casa i restanti 75, ovvero il 45%, nei passaggi riusciti, che sono stati 379 sui 489 totali, pari al 78%, contro i 227 su 337, pari al 67% per i locali, nei tiri complessivi, che sono stati 17, dei quali 10 nella porta dei valdarnesi, contro 15, dei quali 8 nello specchio di Stancampiano, nonché degli attacchi con tiro, che sono stati 17 su 95, pari al 18%, contro 15 su 97, ovvero il 15%, del Montevarchi.

I numeri dicono che è stata una partita a senso unico, anche se sul campo c’è stata una parte di gara nella quale il Pontedera ha sofferto il ritorno degli avversari, pur non correndo, in realtà, mai grossi pericoli. Confrontata con le altre 9 gare della 17esima giornata, l’ultima disputata, la prestazione di sabato degli uomini di Canzi rafforza il ruolo primario del Pontedera in alcune statistiche che mettono in fila tutte e 20 le formazioni del girone. Quella in cui i granata primeggiano riguarda i palloni recuperati, che sono stati 65 (seguono Olbia e Reggiana con 63) dei quali 11 nella metà campo avversaria. Questo significa che il Pontedera è una squadra che gioca all’attacco, che non aspetta l’avversario, ma va nell’altra metà campo a recuperare palloni.

Importante anche il dato relativo alle azioni tecnico-tattiche riuscite, indice di una frequente presenza nei pressi della porta avversaria. Ai granata ne sono riuscite 655 sulle 863 create, meglio ha fatto solo la Reggiana, con 783 (su 961). E secondo, sempre dietro alla capolista del girone nella classifica che vale più di ogni altra, quella dei punti, il Pontedera lo è anche per il possesso della palla, tenuta mediamente per 28’51’’ contro i 31’55’’ degli emiliani (terza l’Olbia con 28’40’’). Buoni anche il terzo posto nella graduatoria dei palloni intercettati (65), dietro a Recanatese (87) e Fiorenzuola (66), e dei tiri in porta (17) dietro a Rimini (24) e Olbia (18) e insieme alla Reggiana, e il quarto in quella delle seconde palle vinte (78) dietro a Olbia e Montevarchi (85) ed Entella (79).

Stefano Lemmi