Pontedera, il giorno degli addii e dei benvenuti

Serie C, oggi la firma dello scambio con il Pisa: parte Tommasini e arriva Giani. Ed è tutto pronto per il ritorno di Semprini

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E’ il giorno delle firme, peraltro già annunciate: oggi Christian Tommasini lascia il Pontedera dopo due campionati e mezzo in granata. L’attaccante abbraccia il Pisa, che però lo girerà ancora in C al Renate. Dalla società nerazzurra arriva Elia Giani, attaccante classe 2000 che ha alle spalle un campionato di serie D con il Ponsacco. E sempre oggi ci sarà l’ufficialità anche per il ritorno dell’altro attaccante che il Pontedera voleva: Mauro Semprini, lasciato in prestito al Sudtirol – formazione di vertice del girone B di serie C – nell’estate scorsa. La cessione di Faella potrebbe essere, in seguito, l’ultimo movimento di questo calcio mercato nel quale il direttore Paolo Giovannini ha concretizzato tutti i suoi obiettivi.

Guardando invece al calcio giocato, dall’analisi dei numeri di Pontedera-Albinoleffe arriva l’ulteriore conferma: non basta tenere il pallone tra i piedi più a lungo degli avversari per vincere una partita. Bisogna saper concretizzare. E questo nei 92 minuti di domenica è riuscito meglio ai lombardi che ai granata. La squadra di Maraia ha infatti perso 2-1 pur avendo fatto registrare un possesso di palla mostruoso: 67% - con punte arrivate addirittura all’81% nel quarto d’ora finale, quello di maggior pressing - ossia il doppio della Zaffaroni-band (33%). Valori simili, assai più elevati della media tenuta in questa 18 gare e che si assesta al 47%, si erano registrati con il Renate (68%) e con la Lucchese (64%). Guarda caso altre due partite perse (1-0) entrambe in casa (anche se la prima si è disputata sul campo neutro di Chiavari). Elevato anche il numero di conclusioni scagliate domenica verso la porta ospite, che sono state 17. Meglio era stato fatto solo nelle due partite precedenti e sopra citate: 21 contro la Lucchese e 19 contro il Renate ed ambedue non avevano prodotto gol. Contro l’Albinoleffe questa mole ha regalato solo un gol (il secondo personale di Stanzani) in un totale di tre sole conclusioni nello specchio avversario (due in area). Mentre agli ospiti sono bastati 8 tiri verso Sarri (due in area) per timbrare le due reti del successo. Più del doppio anche il numero di passaggi effettuati dai giocatori granata, che ne hanno messi insieme ben 558 (media 353), dato inferiore solo ai 585 contro la capolista Renate, contro i 255 dell’Albinoleffe. Numeri che visto l’esito infruttuoso della sfida rendono l’idea di una netta ma sterile superiorità territoriale. Per comprendere la sconfitta arrivano allora altri parametri, che mettono in risalto l’efficacia della prestazione dell’undici lombardo. Come ad esempio la percentuale di dribbling riusciti, che per il Pontedera si ferma al 42 mentre per l’Albinoleffe sale al 58%, oppure quella delle azioni offensive condotte: ben 68 per la squadra di Maraia (terzo dato di sempre dopo le 74 contro la Lucchese e le 72 contro il Renate) che però hanno portato ad una conclusione solo nel 19% dei casi. Solo 25 quelle condotte dagli ospiti, che hanno avuto il 32% di azioni portate a conclusione. E a favore degli avversari ci sono anche i duelli vinti, con il 53% dei totali (224) contro il 43% dei granata. Tutto materiale sulla quale la terna tecnica Maraia-Vettori-Giuntoli ha lavorato per preparare la sfida di dopodomani in casa della Pergolettese.

Stefano Lemmi