Ponsacco e Tuttocuoio giù

Il verdetto sulla retrocessione. Coia fiduciosa: "Presenterò doppia iscrizione"

Migration

La Figc ha ratificato la richiesta della Lega nazionale dilettanti per la serie D: prime classificate promosse in serie C e ultime quattro retrocesse in Eccellenza. E’ questo il verdetto emerso al termine del consiglio federale di ieri – un verdetto già annunciato in verità – che spalanca le porte della discesa ai campionati regionali per Ponsacco e Tuttocuoio. Adesso partiranno probabilmente ricorsi e contro ricorsi, soprattutto dai 31 club, tra i quali il Ponsacco ma non il Tuttocuoio, che, costituitisi nel comitato "Salviamoci", contestavano la decisione del loro presidente Sibilia di emettere verdetti a tavolino. Ma è difficile, molto difficile, che le scelte fatte possano venir ribaltate, anche in virtù dei pieni poteri che il Governo in questa situazione caotica ha concesso al presidente federale Gravina.

Così da ieri – anche se la nuova stagione inizierà l’1 luglio – i rossoblu, finiti penultimi, tornano in Eccellenza proprio nell’anno del loro centenario, mentre i neroverdi, che hanno terminato la stagione in ultima posizione, scendono sul quinto gradino della scala calcistica nazionale a dieci anni di distanza. In verità in casa ponsacchina questa retrocessione, per altro già preventivata, è stata accolta con sostanziale indifferenza. La partita vera si gioca infatti sui tavoli della sopravvivenza del club, con il custode giudiziario Isabella Lelli che a breve incontrerà il presidente Massimo Donati (c’è ancora la sua firma in federazione) per definire le strategie future e permettere al club di proseguire l’attività. In casa pontaegolese invece la presidentessa Paola Coia non ha mai fatto mistero di puntare al ripescaggio, ed è quello che intende fare. E a breve, perché alla presentazione della relativa domanda mancano non più di tre settimane.

"Quello che è stato deciso a maggio è stato fatto – ha commentato il primo dirigente appena sapute le decisioni del consiglio di ieri – anche perché la linea di Gravina è stata determinare promozioni e retrocessioni per tutte le categorie, quindi anche per la serie D. Io lo sapevo che la proposta della Lnd sarebbe passata ed è per questo che non ho aderito al comitato". Coia è già concentrata sul ricorso: "Entro la fine di giugno serve la domanda, per cui quello che devo fare adesso è la doppia iscrizione: in Eccellenza e in serie D. L’intenzione è allestire una squadra per un’Eccellenza a vincere che in caso di ripescaggio possa puntare ad una tranquilla salvezza in D". E parallelamente continua a rimanere viva la volontà di una fusione.

Stefano Lemmi