Il Pontedera pareggia in casa con la Juventus U23

Al 'Mannucci' gara senza grandi emozioni. Finisce 0 a 0

L'allenatore Maraia

L'allenatore Maraia

Pontedera (Pisa), 2 febbraio 2020 -  Il Pontedera si deve accontentare di uno 0-0 contro una JuventusU23 molto rivoluzionata dal mercato di gennaio ma dimostratasi solida e quadrata.I padroni di casa, che restano secondi in classifica, possono recriminare per una traversa colpita da un'inzuccata di Piana al primo minuto della ripresa, ma nel finale di gara sono stati soprattutto gli ospiti a tenere il pallino del gioco facendosi minacciosi dalle parti di Sarri. Ma non si è respirato solo calcio questo pomeriggio al Mannucci, dove il Pontedera tornava dopo tre trasferte (e due punti) affrontate in appena una settimana. Prima del confronto contro la Juventus Under 23 i giocatori delle due squadre insieme ad alcuni ragazzi del settore giovanile di casa hanno infatti esposto uno striscione “No al Bullismo”, dando corpo ad una iniziativa voluta dalla società granata (e immediatamente appoggiata da quella ospite) per dimostrare il proprio totale dissenso nei confronti di simili atti e la piena solidarietà nei confronti di un quindicenne disabile (e della sua famiglia) che nei giorni scorsi aveva denunciato di essere stato “bullizzato” (le indagini sono ancora in corso) nei bagni di una scuola cittadina.

PONTEDERA-JUVENTUS U23 0-0

PONTEDERA (3-5-2): Sarri; Cigagna (41' st Giuliani), Piana, Ropolo; Pavan (19' st Mezzoni), Barba (26' st Bruzzo), Caponi, Serena (41' st Risaliti), Visconti; De Cenco, Semprini. A disp: Bianchi, Cardelli, Salvi, Bardini, Balloni, Danieli, Fiscella. All. Maraia.

JUVENTUS U23 (4-4-2): Loria; Di Pardo (36' st Vrioni), Mulè, Dragusin, Frabotta; Portanova (23' st Rafia), Toure (23' st Peeters), Muratore, Zanimacchia (6' st Wesley); Brunori (6' st Del Sole), Marchi. A disp: Nocchi, Raina, Marques, Delli Carri, Minelli. All. Pecchia.

Arbitro: Collu di Cagliari. Note: spettatori 700 circa; ammoniti De Cenco, Muratore, Piana, Semprini; angoli 4 a 6.

Stefano Lemmi