Marin e Sibilli rinnovano

ll Pisa blinda il centrocampista e l’attaccante. Su di loro anche club di serie A

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Lucca è il diamante, la pietra più preziosa. Ma nella "vetrina Pisa" ci sono anche tanti altri gioielli, anch’essi pescati nelle serie inferiori e decisamente apprezzati dagli addetti ai lavori. Dopo la semina degli anni scorsi, potrebbe essere arrivato il momento del raccolto. Sempre, ovviamente, che il Pisa decida di privarsene. Uno di questi si chiama Marius Marin. Quest’estate lo voleva la Sampdoria. In passato ci avevano provato anche Verona, Torino, Genoa e Cagliari.

Per prenderlo, però, bisogna mettere sul piatto una cifra abbondantemente superiore ai due milioni di euro. Così il centrocampista è rimasto in nerazzurro. Felicemente. Tanto che ieri ha prolungato il suo contratto fino al 30 giugno 2025: blindato per altre tre stagioni. Stessa scadenza dovrebbe averlo anche il nuovo accordo che legherà al Pisa Giuseppe Sibilli, già due gol (oltre al rigore conquistato a Crotone) in questo primo scorcio di stagione. Lo "scugnizzo" scovato un’estate fa nell’Albinoleffe, infatti, ha convinto e ora è a tutti gli effetti un giocatore di serie B, con l’aspirazione di poter puntare a qualcosa in più: osservatori e addetti ai lavori lo seguono ormai da tempo con attenzione e continuità, ma il Pisa non è affatto intenzionato a privarsene, se non a fronte di una proposta importante.

Nelle prossime ore dunque, anche il 25enne attaccante napoletano prolungherà il contratto che attualmente lo lega ai nerazzurri fino a giugno 2023. Altre due stagioni con un consistente adeguamento dell’ingaggio. La lungimiranza, ormai, è di casa all’ombra della Torre e Giovanni Corrado e Claudio Chiellini vogliono mettersi al riparo da ogni possibile sorpresa con congruo anticipo: chi vuole prendere Marin o Sibilli, dovrà sedersi al tavolo con il Pisa e discuterne con argomenti di un certo spessore economico. Così si allunga ulteriormente l’elenco dei gioielli pescati in categoria inferiore e diventati veri e propri uomini mercato. Che, in termini operativi, significa potenziali plusvalenze milionarie.

Di Lucca si è detto più che in abbondanza: vero che il Pisa ha staccato un assegno da due milioni per strapparlo al Palermo, ma già ne vale almeno dieci e la tendenza è inevitabilmente a crescere. Lo stesso, però, dicasi di Sibilli, pagato almeno dieci volte meno un’estate fa all’Albinoleffe: oggi chi vuole prenderlo deve mettere sul piatto una cifra almeno tre o quattro volte superiore a quella investita dal Pisa. E anche di Marius Marin. E guai dimenticareStefano Gori, portiere arrivato a parametro zero dopo il fallimento del Bari e ceduto alla Juve per un milione di euro, oltre a Loria, e il 50% delle future cessioni.