"Io a Pontedera? Nessuno mi ha contattato"

Circola il nome di Raffaele Rubino per il dopo Giovannini, ma è lui stesso a gettare acqua sul fuoco. Navarra e soci sono ancora al lavoro

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E’ caccia al toto-nome per il dopo Giovannini. Del resto questo è anche il principale argomento di cui si parla nella Pontedera calcistica, ma su cui vige il più assoluto riserbo visto il silenzio, anche comprensibile, della società. L’annuncio ufficiale è (sarebbe) comunque atteso tra oggi e domani, ma intanto si è tirato fuori uno dei personaggi che potevano essere considerati tra i papabili. Ovvero Raffaele Rubino, 44 anni, barese, ex calciatore, che da quando ha attaccato le scarpette al chiodo, nel 2015, è rimasto nel mondo del calcio dove ha iniziato a lavorare come direttore sportivo. Un ruolo che lo ha portato a collaborare con Rosettano Navarra, nuovo socio di maggioranza del Pontedera, nella brevissima parentesi di Livorno, nel 2020. Contattato telefonicamente per sapere se poteva essere davvero lui il nuovo direttore del Pontedera, Rubino ha risposto così: "Navarra lo conosco. Siamo stati insieme al Livorno, seppur per poco tempo perché poi la situazione era gestita da Spinelli e c’è stato un avvicendamento. Venire a Pontedera? A me piace lavorare e se mi chiamano e ci sono le condizioni non vedo perché non dovrei accettare. Ad oggi però non ho ricevuto alcuna telefonata, nessuno mi ha contattato".

Insomma, sembra che questa porta sia davvero sbarrata. Un altro nome che era stato ipotizzato riconduceva ad Alec Bolla, già a Pontedera nel ruolo di scouting qualche anno fa e poi responsabile dell’Udinese Academy. Anche la sua però è un’ipotesi probabilmente più suggestiva che altro, anche perché l’impressione che aleggia è che saranno Navarra e il suo uomo di fiducia Piero Ducci a fare la scelta definitiva per il nome. Nel frattempo la società si sta muovendo anche per sistemare le questioni burocratiche, indispensabili per l’iscrizione al prossimo campionato di Serie C e legate al nuovo assetto societario. Il prossimo passaggio da effettuare riguarda l’appuntamento dal notaio, previsto per il 10 giugno, per ratificare le quote in possesso di ciascun socio e la decisione (che in realtà è già stata presa) su chi firmerà la fideiussione necessaria per partecipare al campionato. Prima però c’è da assegnare quell’11% di quote (valore 55 mila euro) rimasto ancora senza una identità. Una ipotesi è che vengano ridistribuite tra i soci – o almeno alcuni di loro – ma negli ultimi giorni sembra spuntato l’interesse di un imprenditore dell’hinterland pontederese (a quanto pare). In questo caso si andrebbe a rafforzare la presenza di personaggi del territorio, più… autorizzati a garantire la continuità di un progetto che dura con successo da dodici anni e che adesso si trova a dover gestire una svolta epocale provando a mantenersi su questi livelli.

Stefano Lemmi