Granata, è iniziata l’era Navarra Tra i nuovi soci c’è anche Falorni

Intanto si lavora per convincere Giovannini, ma l’addio pare scontato. Potrebbe subentrargli Vittorio Cozzella

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Da ieri al Pontedera è ufficialmente iniziata l’era di Rosettano Navarra. Ed è una svolta epocale, perché mai prima d’ora nella storia del club un imprenditore non del territorio – Navarra, 65 anni, titolare dell’omonimo gruppo che opera nel settore dei rifiuti e fattura oltre 60milioni di euro, arriva da Ferentino (Frosinone) - aveva avuto la maggioranza delle quote societarie. Ma non è una rottura col passato, perché i "vecchi" soci, quelli che rappresentano la realtà locale, sono rimasti, seppur con quote di minoranza.

Anche se è proprio l’ingresso di un socio pontederese la vera novità della conferenza stampa indetta al termine dell’operosa giornata di ieri nella sala consiliare dal sindaco Matteo Franconi, che ha condotto in prima persona tutte le operazioni facendo incontrare le parti solo qualche ora prima dell’annuncio. Si tratta di Fabio Falorni, fondatore e presidente di Intergomma, con sede anche a Fornacette, il cui nome era stato accostato alla società già l’estate scorsa, anche se poi non se ne fece di nulla. Il nuovo assetto societario, che dovrà essere reso valido da un atto notarile, è così composto: Navarra (nuovo) 39%, Valdera Acque 15% (aveva il 9,5%), Falorni (nuovo) 10%, Lucchesi 4% (aveva il 5%), Pantani 4% (aveva il 12,5%), Gradassi 4% (aveva il 15,5%), Consoloni 4% (aveva il 12,5%), Di Bella 4% (aveva il 5%), Pastacaldi 2,5% (aveva il 9,5%) Montagnani 2,5% (aveva 14,4%). Rispetto alla situazione precedente non figurano più Luciano Barachini, che aveva il 15%, e Stefano Puccioni, che aveva l’1,1%, mentre Piero Gradassi resta presidente e il sindaco Matteo Franconi presidente onorario. La "torta" è completa per l’89%, resta fuori un 11% che è a disposizione di nuovi soci che vogliono entrare e in tal senso qualche trattativa in corso c’è. Quantificando invece il peso economico delle quote, va aggiunto che il valore del pacchetto granata è raddoppiato.

Come ha affermato lo stesso sindaco, l’1% vale ora 5.000 euro (prima era 2.500 euro) e questo significa che Navarra intanto ha messo sul piatto 195.000 euro e Falorni 50.000 euro. Nel complesso il capitale arriva quindi a 445.000 euro, mancando i 55.000 euro dell’11% di quote non ancora assegnate. L’ ingresso di nuovi soci e il raddoppio della quota annuale sono state le due importanti novità a livello societario emerse nella conferenza di ieri, nella quale non si è parlato però di questioni tecniche. Questo dal momento che c’era ancora da definire il rapporto col direttore generale Paolo Giovannini (non presente alla conferenza) ancora legato al club granata da un contratto fino al 2024. Tutti hanno espresso il loro desiderio affinché il direttore rimanga al suo posto riconoscendone l’importanza fondamentale degli eccellenti risultati ottenuti nel decennio del suo lavoro, considerazione fatta anche dal nuovo socio di maggioranza, Navarra, e il suo uomo di fiducia, Piero Ducci, ex direttore generale dell’Ascoli, che però non avrà un ruolo in società. Dopo la conferenza i due si sarebbero recati i sede per confrontarsi con Giovannini, il quale però avrebbe chiesto espressamente di essere liberato. Se come sembra il direttore granata non proseguirà la sua avventura (per lui c’è pronto l’Arezzo) il suo ruolo potrebbe essere ricoperto da Vittorio Cozzella (60 anni), già diesse della Ternana e del Livorno, anche lui uomo di fiducia di Navarra dai tempi del Ferentino (anni Novanta).

Stefano Lemmi