Di Bella: "Promessa mantenuta, sono tornato"

Pontedera, il socio svela i retroscena delle sue dimissioni poi rientrate pochi giorni dopo. "Si era rotto un equilibrio ma poi...".

Qualche giorno di comprensibile disorientamento lo aveva indotto a lasciare il Pontedera. Poi il ritorno sui suoi passi, praticamente immediato: Simone di Bella, classe 1971, è di nuovo nel gruppo che comanda la società granata, per il quinto anno (non consecutivo).

Di Bella cosa è accaduto in quei giorni del dietrofront?

"E’ successo che gli altri soci sono usciti e io mi sono ritrovato solo. Ovviamente non potevo sostenere l’intero onere del club e così ho rimesso nella mani del sindaco Franconi ogni decisione. Con l’accordo che nel caso di una nuova cordata sarei stato il primo a rivalutare la cosa. E come vede ho mantenuto la promessa".

Però la sua decisione è parsa abbastanza incomprensibile vista dall’esterno.

"Vede, vorrei chiarire bene quello che è il concetto di base: io ho il massimo rispetto per la decisione di uscire presa da Paolo Boschi e Filippo Tagliagambe, che fino in fondo sono state delle persone eccezionali e corrette e ai quali va il mio personale ringraziamento per ciò che hanno dato per il Pontedera. Per varie vicissitudini era necessario che facessero quel passo, ma in quel modo si è rotto un equilibrio che mi ha destabilizzato".

Con che ruolo è rientrato?

"Con quello che avevo in precedenza: mi occupo del settore giovanile ma allo stesso tempo offro la mia collaborazione alla prima squadra".

Come si trova con i nuovi-vecchi soci?

"Benissimo. Sono tutte persone di massima fiducia ed è per questo che sono rientrato volentieri".

E’ vero che il numero dovrebbe presto salire? Si parla di un paio di imprenditori.

"Sì, è così. O almeno dovrebbe essere così".

Uno è il suo amico Stefano Lucchesi?

"Inutile che neghi: è lui. Stefano ha una storia simile alla mia visto che essendo oltretutto l’ultimo arrivato, quando ha visto che i soci se ne stavano andando ha lasciato ogni decisione al sindaco dicendo, come me, che in caso di ricostituzione di una società con le stesse caratteristiche di amicizia e lealtà sarebbe tornato. Credo che a giorni ci sarà l’annuncio ufficiale".

E l’altro?

"Stavolta non posso dire niente, anche perché la cosa è sempre incerta. Comunque si tratta di una persona conosciuta e stimata a Pontedera, a capo di un’azienda di prestigio".

Parliamo della prima squadra?

"Il direttore Giovannini sta lavorando a pieno come sempre. A breve dovrebbero essere rese note riconferme e nuovi arrivi".

Obiettivo salvezza giusto?

"Obiettivo mantenimento tranquillo della serie C con la speranza di togliersi belle soddisfazioni come quest’anno".

Del settore giovanile cosa dice?

"Che sono orgoglioso del lavoro fatto di rinforzare squadre e staff. Credo che dalla Primavera al 2010 ci sono le premesse per disputare una stagione ad altro livello".

E di quel... maturo trio palaiese (Gradassi-Pantani-Consoloni, ndr) che tira la società che ne pensa?

"(ride) Che la loro carta d’identità è bugiarda: hanno uno spirito da giovani".

Stefano Lemmi