Da esubero a leader: il riscatto di Espeche

Il capitano del Pontedera suona la carica: "Commettiamo ingenuità che ci costano care. Ma la squadra è viva e può migliorare"

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Da possibile esubero a capitano. L’esperienza di Marcos Espeche sta tornando utilissima al Pontedera. Sul campo e fuori, dove il 37enne difensore sta mettendo a disposizione dei più giovani la sua cultura calcistica. Già in questa fase iniziale di stagione, dove, pur con la partenza lenta dei granata, l’argentino esterna una fiducia granitica. "Purtroppo – commenta riferendosi all‘1-1 con la Vis Pesaro - commettiamo ingenuità che ci costano care. Lavoriamo tanto sul possesso palla, perché questa è una situazione dove la squadra ha impostato il suo gioco, e domenica abbiamo perso un pallone che ci ha sorpreso con la squadra aperta. Anche se va detto che l’attaccante avversario è stato bravo a prendere il fallo e dalla punizione è scaturito il gol. Questi però sono errori che ti condizionano, perché la gara si fa in salita e diventa difficile riprenderla. Per adesso ci riusciamo, e questo vuol dire che la squadra è viva". Espeche è sereno quando gli si chiede se esistono margini di miglioramento: "Certo che esistono. Perché questi piccoli errori che ci condizionano sono tutte cose che si possono limare ed eliminare e stiamo lavorando per questo. E poi la squadra è molto giovane, ci sono tanti ragazzi che sono alla prima esperienza". Espeche li cita uno a uno: "Come ad esempio Cioffi, anche se ha debuttato in Sere A, oppure Bonfanti. Ma anche Ladinetti, che ha giocato e non, o Petrovic che ha giocato poco l’anno scorso. E poi c’è Nicastro che ci potrà dare tanto quando sarà al 100% e quindi potrà essere un valore aggiunto".

"Insomma – riprende il difensore - i margini di miglioramento ci sono, bisogna continuare su questa strada con la consapevolezza che la squadra è forte e che effettivamente si può fare di più. Dobbiamo puntare a migliorarci ogni giorno, allenamento dopo allenamento, senza mai trovare scuse o alibi". Il capitano usa poi una parola-chiave: convinzione. "Sì – aggiunge – tutto passa attraverso la nostra convinzione. Convinzione in quello che si fa, nel voler giocare, e nel cercare la vittoria. Non che la squadra non ci creda, anzi, è l’esatto contrario. Però ci vuole di più, bisogna acquisire più consapevolezza". Con la prossima gara che si gioca di sabato (alle 14.30) è inevitabile non avere già cominciato a pensare alla difficile trasferta sul terreno del Cesena, una delle big del girone, caduta però a Fermo domenica.

"Troveremo una squadra ferita e agguerrita – conclude Marcos Espeche – che oltretutto giocherà davanti al suo pubblico. Noi però dobbiamo affrontare questa trasferta con le nostre convinzioni, le nostre idee, alla ricerca di un risultato positivo. Abbiamo dei concetti e dobbiamo capire che noi ce la possiamo giocare con tutti. Perché al di là del fatto che siamo ancora alle prime giornate, negli anni si è visto che questo è un campionato equilibrato".

Stefano Lemmi