Maraia: "Peccato, potevamo rimontare"

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La prima notizia che giunge in sala stampa è l’infortunio al terzo portiere Nicoli, finito al pronto soccorso per un problema (probabile lussazione) alla spalla sinistra nel riscaldamento prepartita. L’analisi della settima sconfitta stagionale (quarta casalinga) tocca come di consueto all’allenatore Ivan Maraia (foto): "Quando ci sono partite contro questo tipo di avversario spesso accade che finisca come oggi (ieri, ndr): dove c’è grande equilibrio e ci sono poche occasioni, basta un episodio a indirizzare la gara. Anche se dopo il vantaggio dell’Albinoleffe, da lì poi la partita è cambiata nel risultato, non ha inciso sul morale della squadra, che a quel punto ha cercato qualche soluzione più pericolosa invece di gestire la palla come aveva fatto prima". "Poi – riprende il tecnico - nel finale del tempo è venuta fuori qualche bella giocata, ma non era facile. D’altronde quando vai sotto, soprattutto di due reti, la cosa diventa un po’ più complessa. Perché le partite vanno tenute in bilico, mai complicarle, anche se il secondo gol è stato eccessivo per quello che si è visto in campo".

Maraia esprime anche rammarico: "Dopo la rete di Stanzani (arrivata a un minuto dalla fine e con il direttore di gara che ha concesso solo 2 minuti di recupero, ndr) sono convinto che bastavano altri cinque minuti e probabilmente stavamo parlando di un’altra gara. Quello che non si era fatto in ottanta minuti poteva venir fuori negli ultimi dieci" "E’ una sconfitta che ci dispiace e in casa ancora di più, ma ho visto una squadra presente che ha provato a fare tutto quello che era possibile per strappare un risultato positivo". Maraia conferma poi l’imminente partenza di Tommasini, ieri assente: "Ci sono dei movimenti di mercato che credo a breve dovrebbero avere le loro conclusioni, per cui la sua convocazione non aveva senso. E’ stata una scelta giusta anche per lui". Sul fronte Albinoleffe l’allenatore Marco Zaffaroni è chiaro: "La vittoria è meritata, i ragazzi sono stati molto bravi".

Stefano Lemmi